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QUARTO E BALDASSARRE FANNO SUL SERIO, SI ASTENGONO SULLA NOMINA DI CORONA

In 1a Commissione, la presa d’atto del Commissario passa grazie a FI e Cariello: dall’Avviso pubblico per il Dg al blocco dell’Agenzia nessuna risposta

Presa d’atto da parte della prima Commissione consiliare della nomina da parte della Giunta regionale di Antonio Corona, la prima scelta era stata l’ex Dg di Cicala, Arturo Agostino, che però non ha accettato, quale Commissario straordinario dell’Agenzia regionale per il lavoro e l’Apprendimento Basilicata (Arlab): Quarto e Baldassarre fanno sul serio.

I neo entrati in Fratelli d’Italia, si sono astenuti dando, per quanto di rilevanza e competenza, comunque un forte segnale di contrarietà a certo modus operandi che ha contraddistinto il centrodestra dall’inizio dell’attuale legislatura. Hanno votato favorevolmente, invece, i consiglieri regionali Cariello, che è presidente della Commissione, Bellettieri e Acito.

Mentr hanno abbandonato i lavori, non partecipando al voto, i consiglieri regionali Polese, Braia, Cifarelli, Trerotola e Leggieri. Più che il profilo tecnico di Corona, il punto focale dei contrasti risiede tanto nella gestione dell’Arlab da parte della maggioranza governativa, quanto nel “trucchetto” sull’Avviso pubblico per l’individuazione del nuovo Dg che pubblicato nell’ottobre del 2019 a distanza di oltre 1 anno risulta non ancora esperito.

Com’è noto e come ha fatto notare in Commissione il consigliere regionale del Pd, Cifarelli, intervenuto prima del voto, «sono stati modificati i criteri di accesso al bando per la nomina del direttore dell’Arlab con la procedura già avviata ed inoltre lo stesso bando non è stato annullato». Le maglie, da stringenti si sono stranamente allargate.

In origine era prevista, «l’esperienza almeno quinquennale di direzione tecnica o amministrativa in enti, aziende, strutture pubbliche o private, in posizione dirigenziale con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie, svolta nei dieci anni precedenti la pubblicazione dell’avviso ».

Adesso, invece, per volere del centodestra, fatta salva l’esperienza almeno quinquennale di direzione tecnica o amministrativa in enti, aziende, strutture pubbliche o private, è stata introdotta, nel dicembre scorso, la disgiunzione, «o che abbia conseguito una esperienza professionale, culturale e scientifica desumibile da documentate esperienze lavorative nei settori delle politiche attive del lavoro o dell’apprendimento permanente, di ricerca o di attività di docenza». A fare da eco a Cifarelli, i consiglieri regionali di Italia viva, Braia e Polese, d’accordo col capogruppo consiliare del Pd. In rappresentenza del Movimento 5stelle, Gianni Leggieri ha evidenziato come «le criticità dell’Arlab siano all’attenzione della Giunta da tempo», ma «senza nessuna soluzione».

Doroteo, invece, Acito che ha paventato come «la delibera in oggetto non entra nel merito dei problemi sollevati da alcuni consiglieri e per questo è assolutamente neutra». Dato smontato dal fatto che la nomina del Commissario Corona, la seconda da parte del centrodestra lucano, è avvenuta proprio «nelle more» della conclusione dell’iter procedurale per l’individuazione del nuovo Dg ed è trascorso oltre 1 anno anche dalla chiusura della finestra temporale per l’invio delle candidature.

Inoltre, con l’Arlab commissariata, ammesse solo le operazioni di amministrazione ordinaria e straordinaria, avente carattere di necessità e urgenza. La programmazione, e non solo, bloccata.

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