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A MURO IL PROJECT DI UN TEMPIO CREMATORIO

Ambiente, dottrina, occupazione economia: tanti i temi discussi sul nuovo progetto cimiteriale che conta 300 nuovi loculi


Nei punti all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale di Muro Lucano, spicca anche la modifica dell’attuale piano triennale delle opere pubbliche, nel quale è stato inserito un nuovo investimento, in linea con l’idea programmatica dell’Amministrazione.

Il Sindaco Giovanni Setaro entra nei dettagli: «si tratta di una idea progettuale che riguarda il cimitero di Muro, un argomento molto delicato che prende le mosse nei mesi addietro, quando ricevevamo un project financing di un’impresa privata che presentava un prospetto poi acquisito dalla Giunta comunale qualche settimana fa. Questo progetto prevede l’investimento di un privato, di 4 milioni di euro, e da Sindaco mi sento di dire che quando investimenti arrivano sul territorio da privati, portano sicuramente grandi opportunità all’intero territorio. Il project prevede l’installazione di nuovi loculi, circa 300, dando nuova dignità al luogo, sui quali il Comune prenderà una royalty e sarà creato un tempio crematorio che diventerebbe punto di riferimento di un’area territoriale molto estesa, tra Basilicata, Calabria, parte della Puglia e della Campania, creando un indotto economico importante».

È difatti sempre maggiore il numero delle persone che desidera farsi cremare. Tenendo conto delle nuove esigenze sociali e nel rispetto delle diverse culture, nel 1963 l’autorità ecclesiastica tolse il veto nei confronti della cremazione, ed anche Papa Francesco ne parla nel documento intitolato “Ad resurgendum cum Christo“, dove vi sono una serie di regole per le ceneri dei defunti.

Negli studi l’Amministrazione si è interessata anche alla questione ambientale: «abbiamo indagato per capire, secondo le norme italiane a tutela dell’ambiente, se questo tempio crematorio potesse in qualche modo creare effetti negativi sull’ambiente, ma tra le norme severe e le nuove tecnologie, inquinano meno di apparecchi di riscaldamento condominiali».

Tornando invece alle ricadute economiche sul territorio, Setaro prosegue: «Dalla proiezione che abbiamo fatto, rispetto a quello che è il loro progetto, abbiamo immaginato dati molto prudenziali rispetto all’ipotesi di fatturato minimo, che prevede royalty una tantum sui loculi e per le cremazioni invece si stima un incasso per il Comune da 60 a 150 mila euro annui. Questo vorrebbe dire che in una concessione trentennale, sempre con dati prudenziali alla mano, Muro incasserebbe circa 4 milioni 434mila euro e tenendo conto del risparmio dei costi annuali di gestione del Cimitero si avrebbero vantaggi economici per 7 milioni 371mil euro totali. Difatti, da un’analisi che abbiamo svolto spendiamo annualmente per il Cimitero, circa 24 mila euro per manutenzione e gestione ordinaria, quindi senza contare il resto, mentre con una operazione del genere andremmo a risparmiare, nel corso di una concessione trentennale, circa 720 mila euro, soldi che resterebbero nelle casse del Comune di Muro. Da una ricerca fatta rispetto a quello che è l’ambito, il settore e studiando il bilancio della stessa azienda proponente, abbiamo visto che in altre situazioni questa società fattura dagli 8 ai 9 milioni di euro. Parliamo quindi di introiti importantissimi per le casse comunali».

Oltre a ciò, l’idea progettuale «ha ricadute anche occupazionali -spiega Setaro- solo in fase di start-up si prevedono dai 9 ai 10 posti di lavoro a tempo indeterminato di unità professionali qualificate per l’utilizzo di macchine a controllo numerico; ciò vuol dire famiglie che potranno vivere a Muro, con un lavoro certo. Non è tutto, bisogna poi pensare all’indotto: tante persone si spostano da città e regioni per avere questo tipo di servizio funebre, per cui anche tutto il settore ricettivo, ristorativo e le attività commerciali ne beneficerebbe. E questo è ciò che più ci ha stimolato. Ancora, la cremazione per i cittadini di Muro in questo caso sarebbe gratuita, mentre normalmente di parla di circa 450 euro. Non da meno, in questo modo andremo a superare le criticità del luogo cimiteriale che ormai da decenni dovevano essere superate».

«Quando un’Amministrazione riesce ad attrarre investimenti privati sul territorio – ha concluso il Sindaco– è senz’altro una nota positiva di sviluppo».                     

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