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IL DESIDERIO DI DON ANTONIO È REALTÀ

Profonde le parole del parroco di Muro Lucano, Don Domenico Pitta, espresse alla presenza di un nipote del Monsignore, alla benedizione dell’effige


L’aria calda, le rondini, una giornata di maggio invidiabile: Monsignor Antonio Barbieri sarebbe stato estasiato, anzi, lo è stato certamente, avendo guardato dall’alto la benedizione svoltasi all’effige di San Nicola a Muro Lucano. Il suo desiderio è realizzato, grazie all’impegno dei familiari e dei nipoti che hanno fatto realizzare una edicola del Santo, nel luogo in cui sorgeva la prima e più antica parrocchia del paese.

Tra quei ruderi, oggi divenuti un vero e proprio scrigno, un museo archeologico a cielo aperto, si sono levate pacifiche e avvolgenti, le parole del parroco di Muro Lucano, Don Domenico Pitta che non si è limitato alla benedizione, ma ha raccontato di Don Antonio, quale uomo gentile e affabile, ed il suo grande amore per la Chiesa. «È stato realizzato un suo grande desiderio -ha raccontato Don Domenico- affinché vivesse in questo luogo la memoria storica, perché se dimentichiamo le nostre radici, non potremo guardare con serenità al nostro futuro. Se fosse vissuto ancora avrebbe compiuto 100 anni, un paladino, un grande personaggio della nostra Muro, ed un bravissimo sacerdote, modello per tanti preti che questa piccola zolla di terra lucana ha saputo dare alla Chiesa».

Le restrizioni dovute all’emergenza hanno imposto che alla cerimonia non partecipassero i concittadini muresi, ma lì per tutti, insieme al parroco vi era uno dei nipoti, la cui emozione e gratitudine oltrepassava la barriera della mascherina di protezione. I suoi occhi hanno parlato, certi che per Don Antonio, questo sia stato un giorno felice, un 100esimo compleanno speciale, a tre anni dalla sua dipartita nel maggio del 2017.

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