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LA TRISTE STORIA della Dott.ssa INCORONATA RINALDI madre del consigliere comunale FRANCESCO GIUZIO

PRIMA DI PIANGERE ALTRE MORTI, SVEGLIATEVI!!!

<<Si ribadisce, inoltre, che nei laboratori autorizzati per le analisi dei tamponi, la presentazione di campioni afferenti a personale sanitario dovrà ottenere priorità assoluta e la comunicazione del risultato dovrà avvenire in un arco di tempo massimo di 36 ore>>

FRANCESCO GIUZIO : BREVE STORIA TRISTE
“LA SANITÀ LUCANA E LA TASK FORCE REGIONALE AI TEMPI DEL COVID-19“

A volte non serve guardare lontano, basta girarsi e guardare nell’altra stanza, dove c’è una signora di 62 anni che affannossamente prova a lavorare in smart working tra telefono e PC, continuando a svolgere il suo lavoro:

IL MEDICO DI FAMIGLIA.

È mia madre
Ed è protagonista dell’ennesima brutta storia, che conferma l’inefficacia e la totale inefficenza delle misure adottate dalla task force regionale.
Le tante falle nel sistema che in questi giorni ci hanno portato via persone a cui volevamo un gran bene non sono state casuali, sono endemiche.

ve la racconto:

17 marzo 2020

Mia madre visita un suo nuovo assistito, abbastanza anziano.
I suoi Disposizitivi di protezione sono:
3 mascherine. Questo è quanto gli ha fornito l’ASP.
Riscontra i sintomi del Covid-19.
Avvia la procedura per il ricovero. La situazione è grave.

18 marzo 2020

L’anziano signore viene ricoverato e sottoposto a tampone che da esito positivo per Covid-19.

19 marzo 2020

mia madre viene informata della positività del paziente che solo 48 ore prima aveva visitato.
Segnala questa situazione all’ASP e richiede il tampone.
Sospende in via precauzionale tutte le visite a pazienti, e si pone in autoquarantena in casa.

26 marzo 2020

il suo paziente non ce la fa. Deceduto a causa del Covid-19,

26 marzo 2020

in serata vengono a casa a fare il tampone a mia madre.

04 aprile 2020

ANCORA NESSUN RISULTATO PER IL TAMPONE, che pare sia arrivato fino a FOGGIA per essere processato

Ora, mia madre sta bene, non ha sintomi di nessun tipo…ma è la stessa incommentabile sfilza di ritardi accumulati da tanti altri cittadini che purtroppo non ce l’hanno fatta!

Se è questa la routine, non possiamo accettarlo!

7 giorni di attesa per avere un tampone e altri 9 (per ora) per avere l’esito dello stesso, equivalgono a una condanna a morte per chi è positivo al covid-19.

E qui un altra domanda:

Ma allora, tutti i dati che ogni giorno alle 12 la task force ci propina, che valore hanno?

Se il tampone di mia madre, fatto il 26 marzo, ancora non è stato processato, vuol dire che i risultati che arrivano fanno riferimento a data antecedente ?
Quindi noi il 4 aprile sappiamo i numeri del 25 marzo?!

PRIMA DI PIANGERE ALTRE MORTI, SVEGLIATEVI!!!

PS in foto l’Assessore alla sanità Leone (senza pasta asciutta, quella è per i malati di covid-19), il direttore generale del Dipartimento regionale Salute Esposito (per lui niente aumento dello stipendio?)

Bardi c’è, ma non si vede. Come al solito

(di FRANCESCO GIUZIO consigliere comunale POTENZA)

 

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