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IL VIAGGIO DI CLAUDIO DIBUONO CONTINUA

Sabato 27 luglio a Villa D’Agri la dodicesima edizione della “Pulce Letteraria”

Di Leonardo Pisani

Mi è sembrata una cosa straordinaria: conoscere la spiegazione di ogni cosa, sapere perché ha inizio, perché finisce, perché è.
(Socrate)

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Quaranta anni  di cultura e di divulgazione della cultura, è il viaggio di Claudio Dibuono, un amore iniziato nel 1974 quando inizia la sua carriera lavorando alla  libreria Menna di Avellino. Oltre alla libreria, il signor Menna possedeva anche una casa editrice, grazie alla quale Claudio inizia a prendere confidenza con le prime macchine da stampa. Una macchina che segnerà il suo percorso, quando nel 1977 ,  quando arriva dopo tanta gavetta la  “La casa in piazza”, l’opera del Professor Pietro Paolo Montano di Corleto Perticara,  il primo libro impaginato e stampato da Claudio. La precisione con la quale svolge il suo lavoro e la passione per il mondo dell’editoria, sono due caratteristiche che accompagnano la storia di Dibuono.  Quel viaggio poetizzato con garbo e delicatezza nei versi di Franco Vetrano.

Andremo via, col vento,

dalla luce e dal buio,

con noi porteremo

il rombo del silenzio.

Andremo via, un giorno,

sul letto lasceremo

il nostro corpo inerte

Poi la dedizione e l’impegno portano Claudio ad un altro viaggio, questa volta nell’Irpinia, ad iniziare una nuova esperienza lavorativa alla Tipografia Pellecchia di Atripalda. Qui si specializza nell’arte grafica tipografica, litografica e di rilegatoria. Compiti che lo immergono nel vivo della letteratura e continuando a curare gli importanti aspetti pratici di realizzazione. Ed è poi pronto novello Ulisse ,  il ritorno con  un bagaglio di conoscenze ed esperienze, Claudio ritorna nella sua terra natale è il 1982, e prosegue nel settore lavorando come Direttore di stabilimento, correttore di bozze, fotoincisore e fotocompositore presso l’azienda grafica Ars Grafica di Marsicovetere. Inizia un altro percorso lucano, nella sua terra ancestrale, Poi il salto di qualità nel 1991, I tempi sono maturi per un nuovo slancio, Claudio fonda l’azienda tipo -litografica ed editoriale Tecnostampa snc. Offre servizi  nel campo della Grafica e della Stampa e dell’editoria per la provincia di Potenza e il Vallo di Diano. Nel 1999 Grazie all’intuizione di Francesco, il figlio che segue le orme del padre,  nasce il mensile di informazione, cultura, attualità ed annunci gratuiti “La Pulce di Basilicata e Val Diano”. Un punto di riferimento territoriale che conta una tiratura media di 40.000 copie. E Arriva il salto di qualità nel 2003 I tempi cambiano e l’impegno culturale lungimirante della famiglia Dibuono cresce con lo scopo di promuovere e divulgare la letteratura. Nasce la Casa editrice “Dibuono Edizioni”, il risultato di una storia di cultura vera, pratica e dinamica, ma soprattutto il punto di partenza per progettare nuove formule innovative, al passo con la lingua e la comunicazione che cambiano senza sosta.  Un sogno coronato dall’ideazione del Concorso Internazionale di poesia, narrativa e saggistica “La Pulce Letteraria”. Un evento sempre più sentito e apprezzato che coinvolge l’intera comunità e una parterre di poeti, scrittori, storici e saggisti . Oggi Claudio non c’è più, ci ha lasciati il 31 agosto 2016, una grave perdita per il mondo culturale lucano, lo ricordo con affetto, la sua passione, le sue idee e soprattutto il desiderio di condividere quel suo viaggio. Un viaggio che continua perché Claudio Dibuono c’è ancora, vive nel suo progetto, portato avanti con determinazione dai figli Francesco, Rosalinda e Alessio

. E il mondo della cultura lo ricorderà sabato 27 luglio a Villa D’Agri, alle 21 in piazza Zecchettin , con l’Edizione del Premio “La Pulce Letteraria”,  Dodicesima edizione, Un’“avventura culturale”, come è stata definita ai suoi esordi dagli organizzatori – correva l’anno 2004 -che ha avuto un percorso non facile, ma prestigioso. Come non facile è fare l’editore, in questi tempi di scarsa lettura e non facile lo è nella nostra Lucania, ma i Dibuono continuano quel sogno, iniziato come provocazione, negli anni ha ottenuto una risonanza sempre più ampia così come “un sassolino lanciato nello stagno” crea sul pelo dell’acqua delle onde concentriche via via più grandi.  Voleva  essere un invito a dare maggiore importanza al benessere interiore che si ottiene solo con la vicinanza della cultura e con l’impegno di amarla e divulgarla. E possiamo dire che il sogno continua e si realizza, una miscellanea di cultura, dalla divulgazione dei nostri vernacoli con Patrizia del Puente, alla musica dei Renanera e Vittorio De Scalzi,. Val d’Agri, terra di musici e compositori, di arpisti viandanti e suoni ancestrali, vi sarà anche la banda di Marsicovetere e Daniele Lerose , vi sarà il cabaret della Ricotta, vi sarà poesie e teatro, prosa e poesia. I premi nel solco di una lucanità vera, con la memoria al passato e lo sguardo al futuro: la grande cucina di Federico Valicenti, il filosofo del cibo, che nelle sue creazioni gastronomiche coniuga il gusto alla ancestrale Lucania con i suoi miti e i suoi riti E poi Domenico Fortunato,  artista dello Jonio portatore di cultura , attore, e poliedrico operatore culturale, per il grande connubio di professionalità e umanità che lo hanno contraddistinto nella sua brillante carriera cinematografica, televisiva, nelle vesti di attore. Instancabile interprete di emozioni e situazioni umane, nobile espressione della lucanità, ha dedico e dedica tutt’ora la sua esistenza all’arte della mediazione culturale rendendo, anche per questo, particolarmente orgogliosi i suoi conterranei. Straordinario attore che ha raccontato la Basilicata anzi L’Enotria, la terra dei vini, con il suo film ed esordio alla regia  “Wine to love”.

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