Politica

“DG” BERNARDO: SCINTILLE TRA BARDI E CUPPARO

Regione, problemi per la nomina del pittelliano e per la quota “esterni”

Proseguono le verifiche dello staff legislativo del governatore Bardi per le nomine dei nuovi Direttori generali dei Dipartimenti regionali. Giovedì riunione di Giunta decisiva, ultima e risolutiva, forse. Almeno nelle intenzioni è così che si presenta. I conti, e non solo numerici, non tornano. Diverse anche le difficoltà nel conciliare le pretese politiche di alcuni. Su tutti, uno è il più problematico: Franco Cupparo. Acceso e marcato da toni aspri il dibattito intercorso tra il presidente Bardi e l’assessore regionale alle attività produttive. L’ultimo vertice ha raggiunto sfumature apocalittiche. L’imprenditore-politico ha trasformato, dopo la precedente bruciante sconfitta di non aver ottenuto l’assessorato alle Infrastrutture e ai trasporti, la vicenda Antonio Bernardo in una questione di principio. Cupparo continua a sbattere i piedi per averlo come “suo” Dg. Il governatore facendo leva sulle gerarchie in Regione ha fatto presente a Cupparo, che minacciava dimissioni, tanto lui è ricco, riportano i rumors, e comunque se molla va in Consiglio regionale, che se gli starà bene il Dg che hanno individuato per il “suo” Dipartimento, che non è Bernardo, allora i rapporti torneranno su binari normali, altrimenti può benissimo uscire dalla Giunta. Governatori e colleghi se ne faranno una ragione. Sul pittelliano Bernardo oltre a valutazione negative per il suo operato, penderebbero tare normative tali da essere ostative alla sua nomina. Anche per legge, starebbe emergendo dalle verifiche, Berarando non può essere un Dg. Ad ogni modo tra i nodi più complicati da sciogliere resta il viluppo degli esterni. Lo staff del governatore è, in estrema sintesi, a un bivio: o seguire le indicazioni della Corte dei Conti o procedere, ma pare non sia opzione condivisa, con l’interpello. In Basilicata non esistono due fasce, ma solo una. O viene effettuata una distinzione tra i Dirigenti generali, i Dg, e i dirigenti “ordinari”, e in quel caso le prescrizioni della Corte dei Conti sono più che chiare, solo un esterno, o si accorpano le categorie e si procede con l’interpello. Nel primo caso il jolly dell’esterno la governance Bardi se lo sarebbe già giocato: Domenico Tripaldi, al posto di Elio Manti, alla direzione generale del Dipartimento programmazione e Finanze. Ma Bardi di esterni ne vorrebbe più di uno. Non trova conferma, invece, l’indiscrezione che sia stata già fatta la nomina del capo Ufficio stampa della Giunta. Sembra si vada verso una divisione tra la struttura di comunicazione della Giunta e l’ufficio stampa al quale andrà un professionista che dirigerà le testate giornalistiche della Giunta.

Ferdinando Moliterni

3807454583

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti