Blog

REVOCATI ARRESTI DOMICILIARI disponendo l’interdizione per 8 mesi dall’attività imprenditoriale

Il Tribunale del Riesame revoca gli arresti domiciliari ai genitori di Renzi
Accolto il ricorso dell’avvocato della coppia nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta e fatture emesse per operazioni inesistenti. Disposta l’interdizione di otto mesi dall’attività imprenditoriale #sapevatelo2019

Il Tribunale del Riesame di Firenze ha revocato gli arresti domiciliari ai genitori dell’ex premier Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni, disponendo l’interdizione per otto mesi dall’attività imprenditoriale. Nei giorni scorsi il gip Angela Fantechi aveva invece deciso di mantenere la misura e l’avvocato dei Renzi, Federico Bagattini, aveva inoltrato il ricorso al Riesame.

Siamo felici per la libertà. Ma non ci basta: noi vogliamo dimostrare la nostra innocenza. E lotteremo per questo. Grazie a chi ci ha sostenuto in questi giorni durissimi.

Il gip
Scriveva il gip nella sua ordinanza: «Esistono ancora gravi indizi di colpevolezza che non risultano messi in discussione dalle dichiarazioni degli indagati i quali,- si sono limitati ad affermare la falsità di alcune testimonianze e di alcuni documenti». I coniugi Renzi con le loro dichiarazioni non offrono una diversa ricostruzione dei fatti ovvero la offrono solo se si ipotizza “una specie di complotto” che ha determinato la costituzione di indizi falsi».

L’inchiesta
L’accusa che ha fatto scattare gli arresti riguarda due cooperative: la Delivery e la Europe Service. Secondo il procuratore Giuseppe Creazzo e l’aggiunto Luca Turco, i coniugi avrebbero «scaricato» i costi e gli oneri della Eventi 6 sulle coop, ma non avrebbero poi versato né i contributi dei dipendenti né le imposte, e ne avrebbero causato il fallimento. Ufficialmente non figuravano ma — questo è scritto nell’ordinanza — ne erano gli amministratori di fatto e le «svuotavano». A confermare questo ruolo sono stati numerosi testimoni: gli stessi lavoratori, ma anche i clienti e soprattutto gli amici e i parenti utilizzati come «prestanome». Ora i coniugi negano di aver mai amministrato le cooperative e si ritagliano un ruolo marginale escludendo di averle in qualche modo gestite.


Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti