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OMICIDIO DI PAMELA MASTROPIETRO, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: L’OPINIONE PUBBLICA È PRIVA DI CAPACITÀ CRITICA

È disgustoso e indegno di un paese civile. Chi fomenta l’odio nei confronti dei nigeriani deve essere perseguito. Innocent Oseghale ha agito da solo e solo lui deve rispondere dell’omicidio, ai giudici e non all’opinione pubblica che è priva di capacità critica.

MACERATA : PALAZZO di GIUSTIZIA
manifestanti fuori dal tribunale di Macerata

OMICIDIO DI PAMELA MASTROPIETRO, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: L’OPINIONE PUBBLICA È PRIVA DI CAPACITÀ CRITICA

La dottoressa Ursula Franco si era espressa sul caso Mastropietro all’indomani del ritrovamento del cadavere, le risultanze delle indagini le hanno dato ragione. Secondo la Franco, Innocent Oseghale ha agito da solo, il movente dell’omicidio è intrapsichico e nello smembramento della vittima non è riconoscibile un atto difensivo, ma semplicemente la messa in pratica di fantasie perverse coltivate da tempo.

  • Dottoressa Franco, cosa pensa del tifo da stadio che circonda il caso di Pamela Mastropietro?

È disgustoso e indegno di un paese civile. Chi fomenta l’odio nei confronti dei nigeriani deve essere perseguito. Innocent Oseghale ha agito da solo e solo lui deve rispondere dell’omicidio, ai giudici e non all’opinione pubblica che è priva di capacità critica.

  • Che pensa della scelta del sindaco di Macerata, Romano Carancini, di non organizzare un evento in ricordo della Mastropietro?

Una scelta illuminata, c’era la possibilità che venisse strumentalizzato. A chi lo critica evidentemente non è bastato ciò che ha fatto Luca Traini all’indomani dell’omicidio della Mastropietro.

  • Com’è possibile che ci sia gente a manifestare fuori dai tribunali della Repubblica durante le udienze dei processi?

La gente è stata convinta dalla TV di essere in grado di risolvere un omicidio, di discernere tra un omicidio ed un suicidio, di poter “comminare” una pena equa ma soprattutto cerca emozioni che la propria vita non può dargli, per questo motivo si relaziona con i protagonisti dei casi giudiziari, dai parenti delle vittime ai loro avvocati e consulenti, e dai social alla piazza è un attimo.

  • Chi è responsabile di questo degrado?

La televisione con i suoi programmi spazzatura. Sono anni che il pubblico televisivo subisce un lavaggio del cervello di stampo giustizialista da parte di conduttori ed ospiti di programmi che trattano di casi giudiziari. Ciò che interessa meno di tutto agli autori di questi programmi, che hanno venduto l’anima al diavolo in cambio dello share, è la verità, lo si evince dal fatto che lasciano che siano soggetti privi di competenze ad esprimersi su argomenti delicati come gli omicidi.

  • Che effetto può avere sui giudici il processo mediatico?

È innegabile la pressione dell’opinione pubblica può indurre PM, GIP e giudici a commettere degli errori, lo sanno bene coloro che foraggiano i processi mediatici.

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