Politica

ELEZIONI REGIONALI: TAR ACCOGLIE RICORSO

Franconi deve indire subito il voto o la Regione verrà «commissariata»

Il Tar ha accolto i ricorsi contro lo slittamento delle regionali a maggio. L’election day indetto dalla Franconi non regge giuridicamente. Ma vi è di più. Ci aveva visto bene il Roma. A tappare il buco lasciato dalla mancanza di coraggio ministro dell’Interno Matteo Salvini sono arrivati i giudici amministrativi lucani. Adesso la Regione Basilicata ha un piede dentro il Commissariamento. «La Regione intimata – si legge nella sentenza del Tar – dovrà provvedere a convocare, nel termine di venti giorni dalla comunicazione della presente decisione, i comizi per le elezioni del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Basilicata, da tenersi nella data utile più ravvicinata». «Per l’ipotesi di inadempimento  di quanto innanzi nel termine assegnato – specificano i giudici lucani -, si dispone sin d’ora la nomina del commissario ad acta». È questo il giorno della rivincita dell’unica voce fuori dal coro, quella del presidente Vito Santarsiero, che in opposizione al Pd, al parere del Costituzionalista Staiano, nonché a tutti i capigruppo dell’area di maggioranza, ha sempre sostenuto la propria contrarietà al voto posticipato proponendo di votare entro gennaio. Il Tar ha stabilito il diritto dei cittadini di votare i propri rappresentanti regionali una volta scaduta la legislatura e non quando per motivazioni politiche il governatore o il facente funzioni vuole

Ferdinando Moliterni

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