Politica

PD: PESSOLANO PER LA PRESIDENZA

Il Cavaliere potentino spunta a sorpresa tra i papabili per le regionali

Nell’inconsueto cincischiare del Pd lucano, favorito dal decreto Franconi che ha rinviato le regionali a maggio, si rivaluta l’ipotesi di un candidato governatore di estrazione civica e di provenienza dal mondo dell’impreditoria. Il suo nome è Nicola Pessolano. I dem stanno vagliando l’appeal politico del padre del segretario cittadino di Potenza proprio dei dem, Donato Pessolano. È un fedelissimo dell’area di maggioranza del partito lucano e si è speso molto, insieme con il figlio, per l’elezione alla segreteria regionale di Mario Polese, candidato in quota Marcello Pittella. Il governatore sospeso ha sull’operazione Pessolano, come su qualunque altra all’interno delle manovre dem, l’ultima parola. Pessolano va ad affiancare nella lista dei papabili il nome dell’ex numero uno di Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto. L’imprenditore potentino, nonchè Cavaliere del lavoro, ha dalla sua più di un elemento rilevante. Ha sempre gravitato in quell’area politica arrivando persino a “immolarsi” con la sua candidatura per l’elezione a consigliere regionale di Paolo Galante per Realtà Italia. Che senza i suoi voti non ce l’avrebbe fatta a conquistare un posto in Consiglio. Proprio questo legame con le minoranze delle coalizione rappresenta un nodo focale per le chanches di Pessolano. Il candidato sul quale da parte loro le minoranze avrebbero difficoltà a porre il veto essondo sostanzialmente della tanto invocata estrazione civica. Per il momento lo spiffero trapela dalle stanze che contano anche se ufficialmente le bocche restano sigillate. Ma una cosa è certa. Quella del Cavaliere candidato presidente è ben più di una semplice idea o aspirazione.

Ferdinando Moliterni

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