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Anche Gianni PITTELLA segue la linea di Maurizio MARTINA

L’intervento del Senatore Lucano GIANNI PITTELLA durante la Direzione Nazionale del Partito Democratico Ho ribadito che se vogliamo prendere sul serio il

L’intervento del Senatore Lucano GIANNI PITTELLA durante la Direzione Nazionale del Partito Democratico

Ho ribadito che se vogliamo prendere sul serio il messaggio degli elettori, in questa fase il Partito Democratico deve stare all’opposizione.
Per il Partito Democratico e per le forze progressiste questa sconfitta è la conferma, ancora più violenta rispetto alle attese, di un declino storico, che segue la disfatta della sinistra greca, francese, olandese e tedesca, l’elezione di Trump e la vittoria della Brexit.

Le cause di questo smottamento sono tante: una visione ingenua della globalizzazione e della robotizzazione; l’incapacità non solo di convincere ma addirittura di parlare agli ultimi.

In questa tornata elettorale abbiamo pagato il prezzo di alcuni nodi che non siamo riusciti a sciogliere ma che invece sono venuti al pettine.
L’immigrazione, tema sul quale sono convinto che la nostra posizione sia quella giusta, abbiamo pagato il fatto che il nostro messaggio sia più difficile da spiegare rispetto a posizioni chiaramente multiculturaliste oppure improvvise chiusure identitarie.

Il lavoro.
Nonostante la ripresa e il milione di posti di lavoro in più, l’impatto sulle condizioni reali è ancora insufficiente, soprattutto per i giovani e le donne.
Sul Mezzogiorno non possiamo sottovalutare la drammaticità della situazione.

In queste settimane ho riscontrato una rabbia e una desolazione che non avevo mai incontrato prima.
E l’illusionismo del reddito di cittadinanza ha fatto breccia come il coltello nel burro.
Serve un progetto di lungo periodo in grado di costruire speranza e inclusione, perché non si può abbandonare ad un futuro di povertà e disoccupazione un terzo del Paese.
Ho sostenuto che dobbiamo darci il tempo e i modi per analizzare le ragioni profonde di questa sconfitta.
Invece di chiuderci in battaglie di nomi, dobbiamo aprire un confronto politico vero non solo al nostro interno ma soprattutto con chi non ci ha votato più.

Bisogna aprire le porte e le finestre e io sono convinto che Maurizio Martina saprà fare questo lavoro.
Noi da qui dobbiamo partire.

Dobbiamo dare un messaggio a quei milioni di cittadini che rappresentiamo e che credono ancora nel PD.
Dobbiamo ripartire dalla nostra comunità, coinvolgerla e ridarle una speranza e una missione.

Con unità e umiltà!

Domenico Leccese 

 

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