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CENTRO COPIE: MAI STATO FATTO UN BANDO PER L’AFFIDAMENTO

Può un centro copie di un Tribunale cittadino rischiare l’accusa di occupazione abusiva di suolo che è patrimonio comunale? La

Può un centro copie di un Tribunale cittadino rischiare l’accusa di occupazione abusiva di suolo che è patrimonio comunale? La vicenda è frutto di inottemperanze e taciti assensi protrattisi per qualche decennio. Sembrerebbe che un bando non sia mai stato fatto. Il servizio fotocopie, sito al secondo piano del Palazzo di Giustizia potentino, se confermato, sarebbe stato dato in origine con affidamento diretto dall’Ordine degli Avvocati a quello che fu il primo gestore. L’attività con il tempo si è consolidata come esercizio commerciale, che in quanto tale avrebbe dovuto costituire un servizio affidato tramite regolare bando di gara come di prassi. Il Comune di Potenza, avendone l’onere, avrebbe dovuto procedere con la pubblicazione di un appalto. Nessuna delle amministrazioni susseguitesi sino a oggi ha provveduto in merito. Da qualche mese il caso del centro copie era tornato all’attenzione delle cronache municipali grazie anche alle varie sollecitazioni di Antonio Vigilante, consigliere comunale, capogruppo della Lista Civica per la Città, che da luglio ha, più volte, chiamato in causa il sindaco De Luca, invitandolo a predisporre un bando di gara per affidare il servizio in questione, che quantomeno avrebbe potuto evitare la chiusura di quello odierno, fatto che sta procurando disservizi notevoli.

 

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