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CROB, NUOVO METODO DI RICERCA DEI TUMORI

Rionero in Vulture, svolta biomarcatori: brevettato lo studio di 5 ricercatrici

Un metodo innovativo di individuazione e monitoraggio dei tumori che si focalizza sulle vescicole extracellulari, frutto dello studio delle ricercatrici dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture – Antonella Caivano, Luciana De Luca, Ilaria Laurenzana, Daniela Lamorte e Stefania Trino – sarà presentato nell’Istituto lucano che ne ha depositato il brevetto.
Si tratta di nuovi biomarcatori, metodi diagnostici che consentono di individuare e monitorare i tumori, basati su particelle piccolissime rilasciate in circolo da tutte le cellule, anche da quelle tumorali ed il metodo studiato consente di ottenere preziose informazioni dalle loro analisi.
«Dopo aver isolato e analizzato le vescicole – ha spiegato la dottoressa Caivano – siamo in grado di distinguere quando la patologia tumorale è in atto, il tutto con notevoli vantaggi per i pazienti che possono avere una diagnosi attraverso un semplice prelievo ematico, la cosiddetta biopsia liquida, anziché attraverso procedure più invasive, come ad esempio, una biopsia tissutale per i tumori solidi o una biopsia ossea o un aspirato midollare per le neoplasie ematologiche».
L’analisi delle vescicole extracellulari, inoltre, da un punto di vista clinico può migliorare la diagnosi e il monitoraggio delle neoplasie ed è un metodo che può essere esteso a tutti i tipi di tumore.
“Siamo orgogliosi – ha concluso il direttore generale del Crob, Massimo De Fino – di poter presentare questa nuova invenzione. Vogliamo confermare la validità del metodo e magari accelerarne l’attuazione”.

Ferdinando Moliterni

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