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COMUNICATO SINDACALE USIGRAI E REPLICA DELL’AZIENDA RAI

Sabato 27 aprile le giornaliste e i giornalisti del Giornale Radio Rai scioperano contro l’ipotesi di accorpamento del Gr Sport con Rai Sport e di Gr Parlamento con Rai Parlamento. Lunedì 6 maggio si asterranno dal lavoro i colleghi di tutte le altre testate Rai

È GIUSTO INFORMARE

USIGRai Unione Sindacale Giornalisti Rai 

Comunicato sindacale Usigrai e replica dell’Azienda

COMUNICATO SINDACALE USIGRAI E REPLICA DELL’AZIENDA RAI 

Le ragioni dello sciopero. Oggi, 27 aprile, astensione dal lavoro per i giornalisti del Giornale Radio Rai; lunedì 6 maggio lo sciopero quello dei colleghi delle altre testate. La replica dell’azienda

Sabato 27 aprile le giornaliste e i giornalisti del Giornale Radio Rai scioperano contro l’ipotesi di accorpamento del Gr Sport con Rai Sport e di Gr Parlamento con Rai Parlamento. Lunedì 6 maggio si asterranno dal lavoro i colleghi di tutte le altre testate Rai. 

Il sindacato dei giornalisti Rai, Usigrai, spiega così le ragioni della protesta: 

“Il controllo asfissiante sul lavoro giornalistico, con il tentativo di ridurre la Rai a megafono del governo, l’assenza dal piano industriale di un progetto per l’informazione della Rai, le carenze di organico in tutte le redazioni, il no dell’azienda ad una selezione pubblica per giornalisti, la mancata sostituzione delle maternità, la disdetta dell’accordo sul premio di risultato, senza una reale disponibilità alla trattativa; la mancata stabilizzazione dei colleghi precari”

Nel videocomunicato, l’Usigrai spiega nel dettaglio le ragioni dello sciopero dei giornalisti Rai
La replica dell’azienda al comunicato sindacale

“La Rai non intende in alcun modo depotenziare l’offerta radiofonica sportiva e parlamentare, ma al contrario vuole sfruttare al meglio le sinergie e una nuova organizzazione del lavoro per un servizio pubblico ancora più attento agli ascoltatori radio, proprio in una prospettiva di miglioramento dell’offerta informativa.
Tutto questo rientra nel nuovo piano industriale approvato dal Cda, al quale Rai, con tutte le sue strutture, sta lavorando con l’obiettivo di trasformare questa azienda in una moderna digital media company, patrimonio di tutti gli italiani e capace di esprimere oggi più che mai i valori del pluralismo e della libertà di espressione. E aggiungere opinioni, idee e punti di vista vuol dire essere ancora più pluralisti di come la Rai è stata in passato.
In merito poi all’abolizione del premio di produzione – che l’Usigrai aveva indicato tra i punti per la proclamazione dello sciopero – non si tratta di abolizione ma si adeguano ai giornalisti gli stessi meccanismi già in vigore per tutti gli altri dipendenti Rai”

#sapevatelo2024

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