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MOLINARI FUORI PER 29 MILLESIMI

Ancora una beffa per l’avvocato malgrado le 3735 preferenze: colpa di uno scarso Partito democratico

La politica non é una scienza esatta e la matematica a volte sembra non correggerne le sorti. 29 millesimi di resto elettorale fermano la corsa di Antonello Molinari per il Consiglio Regionale con il leader dell’area “Generazioni per il Cambiamento” che vede ancora una volta il suo seggio “sottratto” dal candidato presidente del centrosinistra, nonostante l’enorme risultato elettorale di 3735 voti che lo conferma con un vero fuoriclasse di preferenze e ultimo giovane leader del centrosinistra lucano con un consenso autentico sulla persona e non incline ai favoritismi elettorali a cui è troppo spesso abituato il nostro territo- rio.10 anni fa, appena 36enne risultava essere il primo dei non eletti della lista dell’ex partito regione, con una battaglia di cambiamento che il “pittellismo imperante” punì escludendolo dal consiglio per l’intera legislatura. 5 anni fa, come adesso, la legge elettorale peggiore della storia della regione lo porta nuovamente fuori dal consiglio, con Carlo Trerotola che è riuscito a beneficiare di 61 mesi di consiliatura regionale con le sue preferenze. Stavolta la beffa arriva dalla provincia di Matera, con l’ultimo seggio assegnato per resti che viene attribuito all’ex sindaco pentastellato di Pisticci Viviana Verri per appena 300 voti di lista pari a 29 millesimi di resto elettorale. Le responsabilità stavolta sarebbe infinite, in primis della classe dirigente del Pd improvvisata come le proprie liste, e ancora ammaliata dal chiorazzismo, con in campo la squadra più debole degli ultimi 30 anni, eccetto Molinari e pochi altri, e tacitamente consenziente nel vedere i propri amministratori e iscritti candidati e sostenitori accaniti di Basilicata Casa Comune, rilevatasi un autentico flop. Eclatanti i pessimi risultati del Pd in molte roccaforti storiche della regione, dove si annidano le prime file della sua classe dirigente regionale e provinciale, in particolare nell’area del Melfese con percentuali imbarazzanti a Melfi, Venosa e Rapolla e nell’area Sud, in Val d’Agri e nel Lagonegrese. 3.735 preferenze sono sicuramente un’ottima base dalla quale ripartire con i tantissimi giovani che l’- hanno sostenuto e che fanno onore a Molinari a cui tutti indistintamente riconoscono intelligenza politica, coerenza ideale e forza elettorale.

Di Vito Pace

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