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SMALDONE, STRABISMO POLITICO

La “strana mossa” del candidato sindaco del csx a Potenza che in Regione sostiene Pace del cdx

Lo strabismo è una delle cifre stilistiche e sostanziali che più sta emergendo nell’agone elettorale delle regionali della Basilicata in quel del Pd speranziano – defilippiano e della “Casa Comune” quasi “Caduta” di Chiorazzo. Soprattutto nel campo del centrosinistra. In realtà è tutta la scienza oculistica che è diventata all’improvviso materia politica di sinistra. Dalla scelta di trasformare il “campo largo” in un “campo visivo” con la puntata (poco oculata) sul primario di oculistica del San Carlo di Potenza, Domenico Lacerenza fino ai finti moralismi a senso unico contro i candidati consiglieri del centrodestra che in passato “abita- vano” le anime più moderate dell’allegra brigata capeggiata 5 anni dal farmacista Trerotola. Tutti da attaccare a testa bassa secondo gli “strateghi” attempati buoni per ogni stagione purché ci sia da comandare coloro che non si sono allineati allo sfacelo e allo spettacolo a tratti indecoroso delle ultime settimane tra Conte, Schlein, Chiorazzo, Speranza, Lettieri, Lomuti e compagnia. E in questa strabica visione sarebbero, invece, da essere quasi trattati da eroi quelli che hanno fatto il percorso contrario. Patologie oculistiche si diceva. Ma c’è anche molto di più: c’è l’evidente tentativo di buttarla in “caciara” e in rissa evitando di stare sulla politica. Ovviamente è tutta una costruzione “partigiana” con tanta inconsapevole ironia che imbarca acqua da tutte le parti. Prendiamo il caso di Pierluigi Smaldone. Da mesi si è candidato ad indossare la fascia tricolore di Potenza cavalcando retorica politica a tutto spiano parlando di ideali e di alti va- lori etici per giustificare una auto-candidatura a sindaco di Potenza con un anticipo sui tempi da Guiness Wolrd Record (non lo si dica a Jerry Scotti però sennò va a finire veramente che lo inserisce tra quelli che fa il passo più lungo del mondo o quelli che fa tre capriole con le dita nel naso a occhi chiusi). Smaldone si professa e dichiara autenticamente di sinistra come fosse una categoria morale kantiana pari alla “necessità – contingenza”. Integerrimamente e convintamente di sinistra. Tranne poi essere già al lavoro per sostenere alle regionali l’ex consigliere regionale Aurelio Pace che prova a tornare in Consiglio regionale con la casacca di Azione che è nella coalizione di centrodestra. Nulla da eccepire sulla scelta. Per carità, ma c’è un problema: non si può essere a sinistra con orgoglio e con il piglio di una superba superiorità ma poi sostenere la destra, non a giorni alterni ma nello stesso momento. Un consiglio: si tiri la monetina e si faccia testa o croce. Non sarà politica ma è molto meglio di correre in due direzioni diverse perché poi, alla fine, si rischia di rimanere tristemente al punto di partenza.

Di Giovanni Nero

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