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ULTIMO CONSIGLIO REGIONALE: MODIFICHE NORMATIVE E SÌ AL REDDITO DI LIBERTÀ

L’Assise ha anche approvato all’unanimità la proposta di Legge sull’istituzione del registro degli informatori scientifici del farmaco e del para farmaco

Nell’ultimo Consiglio regionale dell’attuale legislatura, che si è svolto ieri, l’Assise ha approvato a maggioranza il disegno di legge “Collegato alla legge di stabilità 2024” contenente esclusivamente disposizioni non aventi carattere finanziario e, in particolare, interventi normativi di mera manutenzione normativa e di revisione di norme regionali. Suddiviso in 2 capi, il Disegno di legge prevede disposizioni in materia di ambiente, politiche sociali e sistemi di welfare, sanità, cultura, lavoro, sport, turismo, formulazione di testi normativi, patrimonio edilizio, comunicazione istituzionale e disciplina della comunicazione. Tra le Leggi regionali oggetto di revisione, quella sulle norme per il risarcimento dei danni causati alle produzioni zootecniche dalla fauna selvatica o inselvatichita; quella sulle disposizioni in materia di patrimonio culturale, finalizzate alla valorizzazione gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata e sulla valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio regionale, nonchè sulle norme per la programmazione e lo sviluppo delle attività educative e culturali sul territorio regionale. Il Disegno di legge va a modificare inoltre la legge relativa allo sciogli- mento del Consorzio industriale della provincia di Potenza e costituzione della Società Aree Produttive Industriali Basilicata SpA, L’articolo 11 del collegato, invece, prevede la destinazione di risorse da parte dell’Amministrazione regionale a scopi promozionali e di comunicazione istituzionale, mentre l’articolo 16 il trasferimento di alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà regionale all’Ater. Infine, l’articolo 23 riguarda l’utilizzo delle economie per servizi sanitari. All’articolo 23 due emendamenti: il primo riguardante la partecipazione della Regione alla costituzione della Fondazione denominata “Georges Brassens” con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Il secondo emendamento modifica il comma 4 dell’articolo 3 della legge n. 20 del 27 marzo del 2000, rieleggibilità componenti del Comitato regionale per le comunicazioni Corecom. L’Assemblea ha, poi, approvato a maggioranza il bilancio di previsione finanziario per il triennio 2024-2026 dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (Egrib). Sì a maggioranza anche per l’atto amministrativo n. 411-2024 “Programma d’azione per la protezione delle acque dall’inquinamento provocato da nitrati di origine agricola nelle zone vulnerabili” e per l’atto n. 409/2024 “Piano faunistico venatorio regionale 2024/2028”.

INFORMATORI SCIENTIFICI

L’Assemblea regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge “Istituzione del Registro regionale degli Informatori Scientifici del farmaco e del parafarmaco”. La legge è tesa a valorizzare la figura professionale dell’informatore scientifico del farmaco e del parafarmaco, attraverso la costituzione di un albo presso il quale gli stessi possono iscriversi e operare, ricevendo un pieno riconoscimento formale dell’attività svolta. Nell’intento di favorire l’interazione costante tra gli informatori e gli altri operatori sanitari, prevista la costituzione di un Tavolo permanente presso la Direzione generale del dipartimento Salute e politiche della persona in materia di governance farmaceutica. Il Tavolo è composto dall’assessore alla Salute e politiche della persona o suo delegato, un dirigente della direzione generale dello stesso dipartimento, due medici di medicina generale, due rappresentanti dei farmacisti, quattro rappresentanti degli informatori scientifici del farmaco e del parafarmaco designati dalle associazioni di categoria ed o federazioni di categoria. Compiti del Tavolo sono: analizzare le linee di indirizzo relative alla governance del farmaco; esaminare il flusso di informazioni comunicate agli operatori sanitari al fine di contribuire al corretto ed appropriato utilizzo del farmaco in terapia; informare costantemente gli operatori sanitari, aggiornandoli sui contenuti relativi all’innovazione scientifica legata al farmaco; coadiuvare il dipartimento alla Salute e politiche della persona segnalando eventuali criticità relative alla gestione e al governo del farmaco, avanzando anche proposte migliorative della governance del farmaco sotto l’aspetto economico.

PARITÀ DI GENERE: IL REDDITO DI LIBERTÀ

Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Basilicata la pdl “Misure di sostegno per la promozione delle parità di genere in Basilicata”. Il testo unificato è l’esito di un lavoro di mediazione tra due proposte, la prima che prevedeva l’istituzione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza e la seconda che dettava misure di sostegno per la promozione delle parità di genere in Basilicata. Lo strumento legislativo prevede da parte della Regione, l’istituzione del “reddito di libertà”, corrisposto per un periodo che va dai dodici ai trentasei mesi, quale supporto economico e morale che aiuta le donne vittime di violenza morale, fisica, psichica, psicologica, sessuale, sociale ed economica, sole o con figli minori e in condizioni di non autosufficienza economica a ricominciare una vita nel segno dell’autonomia, dell’indipendenza e dell’autodeterminazione. La condizione è certificata dai servizi sociali del comune di residenza o, in caso di allontanamento anche volontario da quest’ultimo, dai servizi sociali del comune del nuovo domicilio. La domanda di accesso ai contributi è presentata al comune di residenza o, in caso di allontanamento anche volontario da quest’ultimo, al comune in cui si è stabilito il domicilio. La procedura è senza oneri per gli aventi diritto ed è a cura dell’Amministrazione pubblica acquisire i certificati relativi alla pratica e garantire la copertura degli eventuali costi. I comuni, in raccordo con i centri antiviolenza e le case di accoglienza, progettano per ciascuna beneficiaria un piano personalizzato di interventi fina- lizzato al sostegno e all’emancipazione della donna vittima di violenza e dei suoi figli, dando priorità alle donne con figli minori o con disabilità certificata. Il piano personalizzato di interventi può prevedere singolarmente o congiuntamente l’erogazione di un sussidio economico; l’accesso ai dispositivi delle politiche attive del lavoro in materia di occupazione e di formazione; l’avvio all’autoimpiego attraverso l’utilizzazione dei percorsi previsti dalla legislazione in materia o con incentivi per favorire l’inizio di un’attività in proprio; l’aiuto economico per favorire la mobilità geografica per sfuggire alla condizione di violenza; la garanzia della continuità scolastica per i figli che debbano completare il ciclo di istruzione. La Regione sostiene le donne vittime di violenza fisica, sessuale, di maltrattamenti e di atti persecutori nell’ambito delle azioni in sede giudiziaria e nella fase prodromica all’avvio delle stesse, contribuendo alle spese di assistenza legale sia in ambito penale che civile. Nel percorso di autonomia saranno coinvolti i centri antiviolenza e le case di accoglienza che hanno preso in carico le donne che hanno subìto violenza, i quali dovranno occuparsi di costruire progetti personalizzati con priorità alle donne con figli minori o in condizioni di svantaggio. Il supporto continua anche quando è necessario lo spostamento in altre città per sfuggire alla condizione di violenza e, ancora, per dare alle vittime la possibilità di intraprende- re un nuovo percorso lavorativo. Da parte della Regione potranno essere attivate intese e protocolli con i Ministeri competenti e con le associazioni datoriali per regolare i rapporti di la- voro e l’assunzione delle donne vittime di violenza.

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