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CONTRO IL DECLINO DEMOGRAFICO IL COMUNE DI CORLETO PERTICARA PUNTA SUL “BONUS BEBÈ”

Il sindaco Montano: «Il contributo per il sostegno alla genitorialitá si inserisce a pieno titolo all’interno delle nostre politiche di welfare»

Incentivi alle famiglie per supportarle e sostenerle, è questo indubbiamente uno tra gli ingredienti vincenti per contrastare la piaga dello spopolamento nelle aree interne. Lo sa bene l’Amministrazione di Corleto Perticara, guidata dal sindaco Mario Montano, che ha erogato il “Bonus Bebè”, importante sostegno per i nuovi nati e non solo. A noi di Cronache Lucane hanno spiegato che «il contributo per il sostegno alla genitorialitá si inserisce a pieno titolo all’interno delle nostre politiche di welfare. Si tratta di una misura fortemente voluta da questa amministrazione sia in chiave anti spopolamento, piaga che è particolarmente avvertita nelle aree interne della Basilicata, sia per sostenere economicamente le famiglie». «Come ben sappiamo -sottolineano dall’Amministrazione comunale – l’arrivo di un bebè è fonte di immensa gioia ma al tempo stesso un aggravio economico, come certificato anche dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori che lo scorso anno ha condotto uno studio approfondito sui costi del primo anno di vita di un bambino in Italia, fornendo uno spaccato eloquente dell’odierna società». «L’elemento fondamentale di questo Bonus comunale – concludono – è la cumulabilità con qualsiasi altro incentivo di natura statale. Tra i requisiti richiesti la residenza di almeno un genitore nel comune di Corleto, con un minimo di un anno alla data di nascita del figlio o alla data di adozione; la dimora abituale sul territorio di Corleto per almeno 180 giorni nell’anno precedente e la cittadinanza italiana o di uno dei paesi della UE». Il Comune dunque, nell’ambito degli interventi fissati dall’Amministrazione per il contrasto allo spopolamento e il sostegno, al contempo, alle famiglie che risiedono o che trasferiscono la residenza nel comune di Corleto, assegna ai genitori di ogni neonato un contributo. Duplice la finalità del sostegno, che mira a contribuire alle gravose spese di mantenimento e di cura, almeno nei primi tre anni di vita, ma vuole anche concorrere ad arginare il fenomeno dello spopolamento che risulta essere sempre più grave. Ha diritto al beneficio economico la persona esercente la potestà genitoriale, per ogni nuovo figlio nato dal 1° gennaio 2023 e per ogni minore che faccia ingresso nella famiglia anagrafica a seguito di affidamento preadottivo o di adozione indipendentemente dall’età del bambino. Possono accedere al contributo anche le persone esercente la potestà genitoriale per i figli nati o adottati precedentemente al 2023 solo, naturalmente, per gli importi determinati per le annualità successive: i nati nel 2021 potranno accedere al contributo solo per il terzo anno di vita del figlio invece per chi è nato nel 2022 avrà modo di accedere al sostegno per il secondo ed il terzo anno, rispettivamente 2023 e 2024. La misura prevede un impor- to di € 4.000,00 per il primo figlio di cui € 1.750,00 per il primo anno, € 1.250,00 al compimento del secondo anno e € 1.000,00 per il terzo anno di vita. Per il secondo figlio previsti in- vece € 5.000,00, di cui € 2.250,00 per il primo anno, € 1.500,00 al compi- mento del secondo anno ed € 1.250,00 al compimento del terzo anno. Infine per il terzo figlio e oltre previsti € 6.00 ,00 di cui € 2.750,00 per il primo anno, €1.750,00 al compimento del secondo anno e € 1.500,00 al compimento del terzo anno.

Di Anna Tammariello

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