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BANDA ULTRALARGA, LO STATO DELL’ARTE

Avanzamenti e scadenze, i controlli della Corte dei Conti su quanto fatto in Basilicata nel 2023

Controlli della Corte dei Conti sul “Piano banda ultralarga” relativo alle cosiddette “Aree Bianche”, definite “a fallimento di mercato” per l’assenza di investimenti privati: a livello nazionale e in via generica, riscontrato un «sensibileritardo nella realizzazione delle infrastrutture digitali legate per la connettività di circa 8milioni e 400mila abitazioni in Italia, con una dilatazione dei tempi medi delle fasi procedurali e uno spostamento in avanti della concreta attuazione rispetto alle scadenze originarie». Il Piano, posto sotto il controllo del Mimit e finanziato prevalentemente con i fondi strutturali europei Fesr e Feasr, nonché con il fondo nazionale Fsc, interessa 7.413 comuni italiani, con la copertura di circa 6.300.000 unità immobiliari a tecnologia Fiber To The Home (Ftth), 2.100.000 a tecnologia Fixed Wireless Access (Fwa) e 29.895 tra sedi Pubbliche amministrazioni e aree industriali. L’obiettivo temporale fissato come data ultima di realizzazione, il prossimo settembre. Per la Basilicata, l’obiettivo della copertura architetture abilitanti 100 mbit al secondo, interessa un totale di 69mila e 708 unità immobiliari. Invece, sempre in Basilicata, l’obiettivo della copertura architetture abilitanti 30 mbi al secondo, interessa 27mila e 369 unità immobiliari. Per la tecnologia Ftth, a fronte di circa 11,7 mila progetti definitivi previsti in Italia, a fine 2023 ne risultavano consegnati 10,3 mila (con una percentuale di avanzamento dell’88 per cento) e approvati 10,15 mila (con un avanzamento dell’87 per cento). Le differenze territoriali: «Alcune realtà – ha specificato la magistratura contabile – risultano ancora indietro nella chiusura della progettazione essendo ferme su valori inferiori all’80 per cento (Basilicata, Campania, Lazio, Molise e Sicilia); altre sono prossime all’ultimazione dell’approvazione dei progetti definitivi (EmiliaRomagna e Trentino AltoAdige sono al 98 per cento, le Marche al 95 per cento). Comuni lucani e tecnologia Fixed Wireless Access (Fwa): dei 102 progetti previsti, il 100% è stato approvato. Rivolgendo tuttavia l’attenzione alla successiva fase della progettazione esecutiva, il tasso di progresso a fine 2023 risulta più basso di quello rilevato per la progettazione definitiva: «In questa fase si assiste ad un ribaltamento delle percentuali di avanzamento nelle due tecnologie». Sul fronte Ftth, in Basilicata dei 241 progetti previsti (103 Comuni con progetti approvati), il 75,9% risulta consegnato ed il 75,5% approvato. Per la tecnologia Fwa, dei 92 progetti previsti, il 77,2% risulta consegnato mentre il 75% approvato. Come prassi, la fase di realizzazione fisica delle infrastrutture attraverso l’apertura dei cantieri, sia per la tecnologia Ftth sia per quella Fwa, avviene ad opera del concessionario, «man mano che Infratel Italia S.p.A. emette i relativi ordini di esecuzione». Al completamento Open Fiber S.p.A. adotta una “Comunicazione Ultimazione Impianto di Rete” (Cuir), notificata al concedente. Sul fronte Ftth, in Basilicata, 223 gli ordini emessi: 204 cantieri aperti e 194 cantieri con Cuir. Di conseguenza, la percen- tuale dei “cantieri Cuir” sugli ordini emessi risultata pari all’87%. La Basilicata tra le migliori regioni di Italia. Sul fronte Fwa, 69 gli ordini emessi: 67 cantieri aperti e 67 cantieri con Cuir. Di conseguenza, la percentuale dei “cantieri Cuir” sugli ordini emessi risultata pari all’97,1%. L’Italia deve recuperare sullo stato di avanzamento della copertura di unità immobiliari interessate da progetti Ftth. Per la Basilicata, su 69mila e 708 unità immobiliari coinvolte, per 24mila e 642 lo stato di avanzamento è in fase «lavorazione», per 3mila e 88 in fase «in collaudo», e per 41 mila e 832 in fase «collaudate» In seguito all’ultimazione dei lavori, con esito positivo del collaudo, trova avvio la commercializzazione dei servizi previsti dalla concessione.

ATTIVAZIONI SERVIZI E PENALI

A livello nazionale, alla data del 31 dicembre 2023 «i servizi risultano disponibili in 5.950 comuni; a fronte di 390.083 ordini di avvio, le attivazioni hanno raggiunto 240.578 unità immobiliari, con un tasso del 61,7 per cento». Per la Basilicata, 5mila e 210 gli ordini complessivi: l’8,9% in lavorazione, il 26,7% in stato «non avvio servizi» ed il 64,3% in stato «avvio servizi». Secondo i dati forniti dal Mimit, fino alla data del 21 dicembre scorso risultavano comminate al concessionario penali per complessivi 54,6 milioni. Quanto alla ripartizione per Gara: «Oltre la metà delle penali trova origine nella Gara 2 (55,3 per cento) con concentrazione nel lotto Campania-Basilicata (26,5 per cento del totale di gara) e Piemonte Liguria-Vale d’Aosta (20,6 per cento del totale di gara); circa il 38,2 per cento deriva dalla Gara 1, in particolare dal lotto della Lombardia (29,5 per cento del totale di gara); il residuo 6,4 per cento trova origine nella Gara 3, equamente distribuito nei tre lotti». Le penali relative ai collaudi, infine, come spiegato dalla magistratura contabile, sono correlate al ritardo con cui il concessionario adempie alle prescrizioni impartite dalla commissione di collaudo nel caso in cui siano riscontrate piccole mancanze, sanabili in breve termine, tipicamente 20 giorni, dal concessionario, che impediscono la collaudabilità dell’opera. Sul punto, da evidenziare che, «ove la commissione riscontri difetti non sanabili in breve tempo, l’esito del collaudo assume connotato negativo e Open Fiber S.p.A. è tenuta “a riaprire il cantiere, completare i lavori con un conseguente posticipo del- la data di fine lavori, che rileva ai fini della penale sull’esecuzione dei lavori prima descritta, e richiedere un nuovo collaudo». Tale ultima tipologia di penale si applica al singolo collaudo e non per fasi come le precedenti. Nel complesso, risultano comminate penali di questo tipo per 13,6 milioni; esse si riferiscono, per oltre 2 terzi, alla Gara 2 e, in particolare al lotto Campania-Basilicata, per poco meno del 30 per cento alla Gara 1, concentrate prevalentemente in Lombardia, mentre per la quota residuale dell’1,7 per cento è ascrivibile alla Gara 3.

Ferdinando Moliterni

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