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CONSIGLIO BASILICATA: APPROVATI RENDICONTO 2022, BILANCIO PARCO E MODIFICHE NORMATIVE

Dall’Assise regionale di ieri anche il sì unanime alla candidatura Unesco della “Festa della Bruna” di Matera

Si sono svolti nel pomeriggio di ieri i lavori del Consiglio regionale della Basilicata, convocato in seduta ordinaria per ieri mattina ma poi procrastinato al pomeriggio, in attesa di ultimare i lavori della Conferenza dei Capigruppo.

APPROVAZIONE DEL RENDICONTO 2022 DELLA REGIONE BASILICATA

Durante l’Assise il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il disegno di legge 167/2024 “‘Rendiconto generale della Regio- ne Basilicata per l’esercizio finanziario 2022. Adeguamento alla decisione n. 73/PARI della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti della Basilicata’ di cui alla D.G.R. n. 49 del31 gennaio 2024”. Il Ddl è approvato in sostituzione del precedente disegno di legge concernente il rendiconto generale 2022, adottato dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 369 del 2023 e integrato con la deliberazione n. 616 del 2023 (Rendiconto Consolidato Giunta Consiglio per l’esercizio finanziario 2022 della Regione Basilicata) in seguito alla Decisione n.73/2023 della Corte dei conti. Con tale decisione la Corte ha parificato il Rendiconto generale della Regione Basilicata per l’esercizio finanziario 2022 con delle eccezioni riguardanti: spese per il personale sostenute in violazione dell’art.19 del D.lgs n.165/2001 e dell’art.2 della L.R. n.31/2010; borse di studio MMG (Medici Medicina Generale); “Pretto IRCCS” e “Potenziamento Rete territoriale”; assegnazioni dello stato per la sperimentazione e la remunera- zione delle prestazioni e delle funzioni assistenziali erogate dalle farmacie; oneri per il sostegno ai servizi ferroviari dell’alta velocità; la parte accantonata del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2022. In adeguamento ai rilievi indicati dalla Corte dei conti la Regione Basilicata ha adottato le misure correttive e a seguito di tali misure il disavanzo di amministrazione relativo all’esercizio 2022 è stato rideterminato complessivamente in – 10.304.304,54 euro. Successivamente l’Aula ha approvato, sempre a maggioranza il disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2024-2026 dell’Ente di gestione del Parco naturale di Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane”. “

INTERVENTI IN VARI AMBITI NORMATIVI”

Il disegno di legge “Altri interventi in vari ambiti normativi” è stato approvato a maggioranza dal Consiglio regionale. Con il provvedimento si dispongono modifiche alle leggi regionali in materia di concessioni demaniali marittime, riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, organizzazione amministrativa regionale ed estinzione delle soppresse comunità montane In particolare, il disegno di legge detta modifiche e integrazioni all’articolo 8 della legge regionale n.12 del 2020 come sostituito dall’articolo 2 della legge regionale n.24 del 2021 disponendo che: «Possono essere rilasciate concessioni demaniali marittime per pertinenze connesse a strutture, infrastrutture e attività economiche, sociali e private non a scopo turistico ricreativo, nel rispetto della normativa vigente in materia paesaggistica e della relativa pianificazione». «Per pertinenze – si legge nella relazione illustrativa – si intendono scalette, stradine, cancelletti, piazzette o viottoli di collegamento che ricadono in aree demaniali marittime e che, nel contempo, sono pertinenze di immobili di proprietà privata o di strade di accesso a proprietà privata o di attività economiche. Per attività non a scopo turistico ricreativo si intendono, ad esempio, le attività commerciali di ristorazione, gli empori, le farmacie». Si stabilisce, inoltre, che: «Possono, altresì, essere rilasciate concessioni demaniali marittime di carattere provvisorio e stagionale, su istanza degli interessati, a seguito di procedura ad evidenza pubblica, per le attività di pesca, acquacoltura e tutte le attività a favore della sostenibilità ambientale con superfici massime di mq 10.000, nel rispetto della normativa vigente in materia paesaggistica e della relativa pianificazione». «Per attività a favore della sostenibilità ambientale – viene spiegato nella relazione – si intendono quelle attività che hanno ad oggetto l’insieme di obiettivi, programmi e azioni da mettere in atto per mantenere in equilibrio l’ecosistema terrestre e le attività umane: a titolo esemplificativo, attività di ripascimento, di riqualificazione del fondale marino, attività di ricerca in ambito biodiversità marina (Università, Cnr), verifica della qualità delle acque (Arpab)». Le predette disposizioni sono valide fino al 31 dicembre 2024. Disposta, altresì, una modifica alla legge regionale n.25 del 2009 “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”. Nello specifico si consente l’ampliamento dei porticati nel limite del 50% della superficie coperta. Modificata la legge regionale n.12/1996 “Riforma dell’organizzazione amministrativa regionale” stabilendo che: «Le graduatorie dei concorsi sono approvate dai competenti organi istituzionali e mantengono la loro efficacia per un periodo di ventiquattro mesi dalla data di approvazione da parte dei medesimi organi» Modificato il comma 2 dell’art.16 (Disposizioni urgenti in materia di estinzione delle soppresse comunità montane) della legge regionale n.11 del 5 giugno 2023 precisando che il processo di estinzione delle soppresse comunità montane deve concludersi entro il 31 dicembre 2024.

FESTA DELLA BRUNA, APPROVATA MOZIONE CANDIDATURA A PATRIMONIO UNESCO

Collegata al disegno di legge 168/2024 “Altri interventi in vari ambiti normativi” è stata approvata all’unanimità la mozione riguardante il “Sostegno alla candidatura della Festa della Bruna di Matera a patrimonio immateriale mondiale dell’Unesco”. Con la mozione si impegna la Regione Basilicata «a sostenere – si legge nella nota – la proposta di candidatura della Festa della Bruna a patrimonio culturale immateriale mondiale Unesco e con l’ausilio della struttura regionale e di tutte le competenze tecnico e scientifiche al suo interno a porre in essere ogni utile iniziativa finalizzata a: 1) sensibilizzare sul tema il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro della Cultura, la Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, i Presidenti delle Province di Potenza e Matera, i Comuni della Basilica- ta e delle Regioni confinanti, le Diocesi lucane e delle Regioni limitrofe, il Sistema scolastico regionale a tutti i livelli, nonché collaborare con il Comune di Matera e con l’Associazione Maria SS della Bruna per la predisposizione degli atti necessari a stipulare un protocollo d’intesa istituzionale tra tutti gli Enti e i territori coinvolti al fine di supportare in ogni sua fase la candidatura in oggetto; 2) promuovere azioni, progetti, programmi strategie tesi al buon esito della candidatura mediante la valorizzazione degli aspetti storici, religiosi, culturali, sociali ed etnoantropologici; 3) prendere parte attraverso un rappresentante designato nell’istituendo Comitato promotore per svolgere il lavoro propedeutico all’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale mondiale Unesco della festa della Madonna della Bruna di Matera». Con la mozione si chiede, altresì, che la Giunta regionale della Basilicata si impegni a «liquidare immediata- mente il contributo per l’edizione 2023 di 280 mila euro e di prevedere nella prossima variazione di bilancio al- meno pari importo per l’edizione 2024». Nel documento si sottolinea che «il patrimonio culturale non è solo monumento e col- lezioni di oggetti ma anche tutte le tradizioni vive tra- smesse dai nostri antenati: espressioni orali, incluso il linguaggio, arti dello spetta- colo, pratiche sociali, riti e feste, conoscenza e pratiche concernenti la natura e l’universo, artigianato tradizionale». «Questo patrimonio cultura- le immateriale – viene evidenziato – è fondamentale nel mantenimento della diversità culturale di fronte al- la globalizzazione e la sua comprensione aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere».

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