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RENDICONTI 2023 GRUPPI CONSILIARI: I PRIMI RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI

Disallineamenti da chiarire e carenze documentali da colmare: bilanci rispediti alla Regione per dare tempo ai partiti di regolarizzare

Primi rilievi della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti di Basilicata sui rendiconti dei gruppi consiliari riferiti al 2023 che erano stati trasmessi il 23 febbraio scorso. L’iter consta di 2 fasi. Quella attuale in cui la magistratura contabile segnala le voci dei bilanci non risultate conformi alle prescrizioni normative, e la successiva, dopo il tempo concesso ai gruppi consiliari per integrare o applicare correttivi, dell’ulteriore verifica per stabilire l’avvenuta regolarizzazione o meno dei rendiconti stessi. In caso di mancata regolarizzazione entro il termine fissato non è più prevista la decadenza del gruppo consiliare, per l’anno in corso, dal diritto all’erogazione di risorse da parte del Consiglio Regionale, mentre resta fermo l’obbligo della restituzione delle somme ricevute a carico del bilancio del Consiglio regionale e non rendicontate. In base alle risposte note, sbavature, ma apparentemente nulla di eclatante. Per Italia Viva, da chiarire 3 fatture, tra cui quella di uno Studio per attività di consulenza del lavoro, per complessivi circa 2mila euro. Tra i disallineamenti contabili nel rendiconto 2024 del Movimento 5 stelle, quello relativo ai collaboratori. Ad incassare, nel gennaio dell’anno scorso, anche la coordinatrice provinciale Alessia Araneo. Il problema riscontrato dalla Corte dei Conti, riguarda un collaboratore che ha percepito, con riferimento alla mensilità di novembre 2023, l’importo lordo di mille e 340 euro a titolo di “totale trattenute” anziché l’importo netto pari a 531 euro, come emerge dalla corrispondente busta paga trasmessa. Di conseguenza, la differenza in eccesso pari a 809 euro bollata come «illegittimamente percepita» dal collaboratore: dovrà essere restituita al Consiglio. Oltre agli 809 euro citate ed al netto dell’importo già restituito dal Gruppo pari a complessivi 22mila e 685 euro, per i pentastellati residua un ulteriore obbligo restitutorio, sostanzialmente per spese di personale, per un importo complessivo di mille e 575 euro. Il Partito democratico, dovrà fornire chiarimenti ed integrare carenze documentali su una serie di bonifici e fatture. Così come carenze documentali da sistemare per Basilicata Oltre. I costi sostenuti da Forza Italia per spese di personale sono risultati superiori alle rispettive entrate avendo fatto registrare un saldo negativo di meno 853 euro quale “saldo Personale”, mentre i costi sostenuti per spese di funzionamento, invece, sono risultati inferiori alle rispettive entrate avendo fatto registrare un saldo positivo di mille euro. Il gruppo consiliare doveva restituire l’ulteriore importo di 400 euro quale differenza tra il saldo spese di funzionamento calcolato dalla Corte dei Conti ed il saldo spese di funzionamento indicato dai forzisti: somma restituita con bonifico di fine gennaio scorso. Disallineamenti da spiegare per Carlo Trerotola di “Prospettive Lucane” che primariamente dovrà fornire copia del bonifico attestante l’avvenuta restituzione al Consiglio regionale dell’importo di 6mila e 579 euro a titolo di saldo per spese di funzionamento. Per il farmacista politico, alcune discordanze da chiarire, come quella tra il compenso lordo pattuito e quello effettivamente erogato in buste paga con riguardo ad alcuni collaboratori: per uno, la differenza tra il pattuito e l’erogato è risultata pari a 2 mila e 412 euro, in altro caso pari a mille e 456 euro, stessa cifra riscontrata in altro caso ancora.

Di A.Carponi

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