AttualitàBasilicata

A PATERNO L’INCONTRO “IO NON AZZARDO”

«Comune impegnato da anni sul gioco d’azzardo patologico che richiede misure di contrasto a vari livelli»

Circa 530 milioni di euro: a tanto ammonta, secondo gli ultimi dati a disposizione a fine dell’anno appena concluso, la cifra spesa in Basilicata per il gioco d’azzardo. In media un famiglia lucana spende dai 150 ai 240 euro al mese in gioco d’azzardo.
Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico è diventato sempre più preoccupante, nei primi tre mesi del 2023 gli italiani hanno speso 35.026,47 milioni di euro e si è riscontrato un aumento del 14% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Si terrà il 7 marzo a Potenza, presso la sala “G.Inguscio”, a partire dalle 09:30, un convegno teso a divulgare i risultati della ricerca quali – quantitativa condotta nella nostra regione sul fenomeno del Gioco d’Azzardo patologico in Basilicata.

In concomitanza con il mese di prevenzione contro il gioco d’azzardo patologico, l’Amministrazione comunale di Paterno propone, un importante incontro  presso la Sala consiliare, il 29 febbraio,  a partire dalle ore 18:30 «Il Comune di Paterno si conferma da anni in prima linea nel processo di sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo patologico, che richiede misure di contrasto a vari livelli istituzionali» spiegano dalla Casa comunale.
«Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, detto “Gap” è in continua crescita e in quest’ultimo decennio ha assunto dimensioni sempre più rilevanti da un punto di vista socio-economico e sanitario -spiegano gli organizzatori- I giochi d’azzardo si sono moltiplicati vertiginosamente, caratterizzandosi per una maggiore accessibilità, velocità e diffusione».

Il Piano Regionale Gioco d'Azzardo Patologico, realizzato dalle Aziende Sanitarie di Potenza (Asp) e di Matera (Asm), con la collaborazione dei diversi soggetti attuatori (tra cui l’Enfor – Ente di Formazione e Ricerca di Policoro) «prevede attività volte a informare, formare e sensibilizzare la popolazione lucana coinvolgendo tutti gli attori interessati al progetto, in particolare studenti, famiglie, docenti e le istituzioni locali. Per questo la rete delle scuole sono protagoniste di giornate in cui si prevedono laboratori per studenti,
aggiornamento professionale per docenti e seminari per genitori e altri interessati al tema».

Come anticipato in apertura, i dati non sono per nulla rassicuranti, i numeri intorno al Gap raccontano una realtà poco serena: l’Adiconsum ha difatti consegnato, a fine 2023, una
situazione sociale drammatica vissuta da centinaia di famiglie lucane. Dati fondati sui conti del monopolio, e che mostra un incremento rispetto all’era pre-covid di circa il 35%.
Il dilagare sfrenato della diffusione di video-poker, lotterie istantanee e giochi on line, fa si che non occorra neppure uscire di casa per giocare.
Una piaga sociale che non si arresta ma che cresce e con essa la ludopatia, con tutte le gravi conseguenze sociali e familiari. Un fenomeno che preoccupa, sia per quanto riguarda le vittime del gioco patologico, uomini e donne ludopatici, quanto per le potenziali problematiche legate alla famiglia, alla rete sociale, affettiva e lavorativa, senza tralasciare che spesso questa problematica sfocia nel ricorso ad un indebitamento oltre il lecito e che conduce nel tunnel della disperazione, trascinando tutti i membri della famiglia in una condizione di disperazione.

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