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STRANO CASO, IL PD BRIGA CON FDI E FI

All’orizzonte potrebbe esserci la costruzione di una alleanza contro l’attuale sindaco Cillis che punterebbe al secondo mandato

A due mesi dalle elezioni regionali, mentre i vertici regionali di cdx e csx sono alle prese con la definizione delle candidature alla presidenza e con i diversi posizionamenti e, soprattutto, dopo l’inaspettata vittoria del “campo largo” in Sardegna che acuisce lo scontro tra cdx e csx destando non poche perplessità sulla vittoria del cdx in Basilicata, che fino a pochi giorni fa sembrava più che scontata, a Pietragalla i vertici locali del Pd hanno incontrato gli omologhi di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Tema dell’incontro la costruzione di una pseudo-alleanza contro l’attuale amministrazione e contro il Sindaco Cillis, dichiaratosi, ai microfoni di Cronache tv, vicino all’area di centro destra. Nulla di strano, non sarebbe la prima volta che nei piccoli centri la politica cede il passo ad invidie e personalismi, nulla di scandalo- so se si guarda alla vicina Avigliano dove FdI dopo aver costruito una lista in accordo con il Pd e perso le scorse elezioni, è stato di fatto il carnefice della Giunta Mecca a trazione marchiatamente di destra. Non un unicum Pietragalla, dunque, se non fosse per un piccolo particolare: il tentativo di accordo trasversale nasce a meno di due mesi dalle elezioni regionali durante le quali Pd, FdI e FI si troveranno a battagliare fino all’ultimo voto per un posto al sole in via Verrastro. Un paradosso che certamente dovrebbe creare non poco imbarazzo ai maggiorenti regionali soprattutto dei partiti di centro destra. Schierarsi apertamente contro il Sindaco in carica, risulta un’operazione di scarsissima visione, farlo attraverso un tentativo di accordo con i nemici politici risulta difficilmente giustificabile nei confronti degli elettori e simpatizzanti di FdI e FI. Nel merito, l’accordo della disperazione che avrebbe come unico obiettivo quello di negare la riconferma dell’attuale sindaco, verosimilmente destinato al suo secondo mandato, non puó poggiarsi su alcuna progettualità e visione, date le naturali distanze congettuali e politiche tra i diversi attori in campo, e, come ogni progetto che nasce “contro qualcuno” e non “a favore di qualcosa”, sarà destinato ad un epilogo non certo brillante. Ancor più imbarazzo per i partiti di centro destra se, come rivelano alcune indiscrezioni, l’accordo per le comunali passerebbe attraverso il sostegno alle prossime regionali ad un candidato locale del Pd.

Di Leonardo Latorre

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