AttualitàBlog

CLIMA, PAPA FRANCESCO : “PROBLEMA GLOBALE CHE INCIDE SU VITA PIÙ VULNERABILI, ORA SCELTE SAGGE”

Francesco suggerisce due tipi di aiuto in questa ricerca della luce: il primo deriva dalla preghiera, dall’ascolto della Parola, dai Sacramenti, specialmente Confessione ed Eucarestia.
Il secondo invece ci rimanda alla prossimità con i fratelli

È GIUSTO INFORMARE 

Due anni, ventiquattro mesi, 730 giorni di attacchi, bombardamenti, missili, droni, edifici, case e chiese distrutte, città rase al suolo, vite spezzate, famiglie distrutte, sofferenze

Il Papa: coltivare sguardi aperti e diventare “cercatori della luce” di Gesù 

All’Angelus Francesco esorta a tenere sempre gli occhi fissi sul volto luminoso di Cristo nei sentieri della vita e di cercare la sua luce nella preghiera e nelle persone:

“Ecco un buon proposito per la Quaresima”

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

“Coltivare sguardi aperti, diventare cercatori della luce di Gesù nella preghiera e nelle persone”

All’ANGELUS commentando il Vangelo odierno della Trasfigurazione il Papa, che ieri a motivo di una lieve influenza aveva annullato le udienze previste, si affaccia dalla finestra del Palazzo Apostolico e rivolge questa esortazione a tutti i fedeli radunati in un’assolata Piazza San Pietro. 

Il Papa all’Angelus

Occhi fissi sulla meta

Il Pontefice ricorre ad un’immagine dell’antico mondo rurale: come i contadini in passato arando i campi tenevano gli occhi fissi sulla meta e tracciavano solchi diritti, così i cristiani nel cammino della vita sono chiamati a tenere sempre davanti agli occhi il volto luminoso di Gesù, “a non staccare mai gli occhi dalla sua luce”, “specialmente nei momenti di prova”.  

Una luce quella di Gesù anticipata prima della sua manifestazione sul monte, dalle “scintille” della sua predicazione, del perdono dei peccati, delle guarigioni e degli altri segni da lui operati sotto gli occhi dei discepoli.

Apriamoci alla luce di Gesù! Lui è amore e vita senza fine. Lungo i sentieri dell’esistenza, a volte tortuosi, cerchiamo il suo volto, pieno di misericordia, di fedeltà, di speranza.

Alcuni fedeli presenti in Piazza San Pietro

La preghiera, i Sacramenti e lo sguardo del prossimo

Francesco suggerisce due tipi di aiuto in questa ricerca della luce: il primo deriva dalla preghiera, dall’ascolto della Parola, dai Sacramenti, specialmente Confessione ed Eucarestia.
Il secondo invece ci rimanda alla prossimità con i fratelli.

Alcuni fedeli presenti in Piazza San Pietro

Cercatori di luce

A tutti il Pontefice rivolge l’invito ad un esame di coscienza finalizzato a tenere fisso lo sguardo su Gesù e a guardarci a vicenda con fiducia e amore:

Nel mio cammino, tengo gli occhi fissi su Cristo che mi accompagna? E per farlo, do spazio al silenzio, alla preghiera, all’adorazione? Infine, vado in cerca di ogni piccolo raggio della luce di Gesù, che si riflette in me e in ogni fratello e sorella che incontro? E mi ricordo di ringraziarlo per questo?

Ucraina, il Papa: si ritrovi un po’ di umanità per una soluzione diplomatica

Nel secondo anniversario dell’aggressione russa al “martoriato” Paese, Francesco all’Angelus esprime dolore e vicinanza per la popolazione che soffre “un conflitto che sta diventando terribilmente lungo e di cui non si intravede ancora la fine”. “È una guerra che non solo sta devastando quella regione d’Europa, ma scatena un’ondata globale di paura e odio”, afferma il Pontefice, invitando a non dimenticare le violenze in Terra Santa e altri Paesi: “Pensiamo ai bambini innocenti feriti”

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Due anni, ventiquattro mesi, 730 giorni di attacchi, bombardamenti, missili, droni, edifici, case e chiese distrutte, città rase al suolo, vite spezzate, famiglie distrutte, sofferenze.

Al dolore collettivo per una guerra, quella in Ucraina, che sembra non finire e che è giunta al suo secondo anniversario, si unisce quello del Papa che, al termine dell’Angelus, esprime vicinanza a questa terra da subito definita “martoriata” chiedendo di ritrovare “quel po’ di umanità” come spinta ad una soluzione diplomatica per una “pace giusta e duratura”

Quante vittime, distruzioni, feriti, angustie, lacrime in un periodo che sta diventando terribilmente lungo e di cui non si intravede ancora la fine

Soluzione diplomatica di pace 

Francesco, dalla finestra del Palazzo Apostolico, invita a far terminare questo brutale conflitto che, afferma, “non solo sta devastando quella regione d’Europa, ma scatena un’ondata globale di paura e odio”. Il Pontefice usa dei superlativi per rimarcare il suo “vivissimo affetto” per il “martoriato popolo ucraino” e assicurare preghiere “per le numerosissime vittime innocenti”. Quindi di fronte ad una piazza dove sventolano bandiere con la scritta “Pace”, eleva la sua supplica a Dio e a chi detiene ruoli di responsabilità su questa terra.

Supplico che si trovi quel po’ di umanità che permetta di creare le condizioni per una soluzione diplomatica alla ricerca di una pace giusta e duratura

Non dimenticare i conflitti in Terra Santa e nel mondo

Le parole del Pontefice giungono dopo che nelle scorse ore missili S-300 sono piombati sulla città di Kostiantynivka, distruggendo palazzine, appartamenti, scuole, negozi, la chiesa e la stazione ferroviaria.

Ancora prima la difesa aerea di Kyiv ha reso noto tramite Telegraml’abbattimento di sedici droni lanciati sulla capitale e altre città come Mykolaiv, Poltava, Zaporizhzhia e la regione di Kherson.

E sempre l’esercito ucraino ha rivendicato l’uccisione di 810 soldati russi in ventiquattr’ore.

Una scia di sangue e devastazione che il Papa auspica possa presto cessare. Non solo in Ucraina, ma in tutte quelle zone del mondo ferite dalla guerra.

Non dimentichiamoci di pregare per la Palestina, per Israele e per tanti popoli dilaniati dalla guerra e di aiutare concretamente chi soffre. Pensiamo a tanta sofferenza, pensiamo ai bambini feriti, innocenti…

#sapevatelo2024 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti