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POTENZA, LARGO DUOMO E LE BASOLE ROTTE: S’ATTENDE LA CONTA DEI DANNI

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Un incontro “tecnico” quello che si è tenuto tra i responsabili dell’Ufficio viabilità del Comune di Potenza e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata per discutere dei lavori in largo Duomo che nelle scorse settimane hanno infervorato gli animi di tutta la comunità. Seduti al tavolo infatti la responsabile del procedimento D’Urso, l’ingegnere Cautela e la geometra Colangelo, nessun esponente dell’Amministrazione comunale nè tanto meno l’assessore al- la viabilità Di Noia. Una richiesta avanzata della Soprintendenza, molto probabilmente al fine di discutere solo ed esclusivamente degli aspetti tecnici dell’intervento in modo da tutelare il patrimonio cittadino, lasciando fuori la politica e le polemiche degli ultimi tempi. I lavori in largo Duomo possono riprendere ma le basole devono essere riutilizzate. Questo il verdetto che tra l’altro era stato già anticipato agli uffici comunali attraverso una nota nei giorni scorsi. La Soprintendenza ha chiesto al Comune di verificare quante delle basole rimosse, possono essere recuperate, numerarle, pulirle e riposizionarle. Chiaramente per concludere la ripavimentazione dell’importante piazza dovranno essere acquistate nuove basole in pietra lavica simili a quelle rimosse. E qui potrebbero sorgere i primi problemi. Innanzitutto poche saranno le basole realmente recuperabili, nelle operazioni di rimozione infatti molto sono state scheggiate e danneggiate irrimediabilmente. Con queste nuove disposizioni, poi potrebbe palesarsi anche un problema di natura economica. Potrebbero volerci più fondi di quelli stanziati in origine per completare l’intervento e questo vorrebbe dire per l’Amministrazione Guarente mettersi a lavoro per recuperare le risorse aggiuntive con conseguente perdita di tempo. Un tempo che l’Amministrazione comunale non ha, considerati gli importanti appuntamenti primaverili che attendono la città capoluogo e che vedono largo Duomo protagonista indiscussa. La festa patronale e l’insediamento del nuovo vescovo incombono e piazza Duomo deve essere pronta. È qui che sorge la Cattedrale di San Gerardo, luogo di incontro dei fedeli e dei potentini in generale ma an- che meta dei tanti turisti, dunque è impensabile interdirla. Un piccolo passo in avanti è stato fatto ma la strada è ancora lunga tanto che nei prossimi giorni si terrà un nuovo incontro tra Comune e Soprintendenza per sciogliere definitivamente il nodo basole. L’intervento, va ricordato, si è reso necessario perchè la pavimentazione non era omogenea e questo creava problemi alla pubblica sicurezza, nel rimuovere con mezzi meccanici molto probabilmente non idonei al delicato lavoro, molte delle pietre laviche sono danneggiate e questo ha portato il Comune a decidere di sostituire l’intera pavimentazione con le stesse basole già presenti in altre zone del centro storico. La cosa non è piaciuta ai residenti del centro ma anche a tanti altri cittadini indignati per «la scelta scellerata». Le spiegazioni date nelle Commissioni competenti non convincono, sembra quasi che sia stato progettato l’intervento con superficialità a partire dall’iter autorizzativo non rispettato.

Rosamaria Mollica

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