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EX ASI, FIENGO NON S’ARRENDE

Il liquidatore defenestrato va al Consiglio di Stato. L’attuale Vergari: «Patrimonio immobiliare, manca ricognizione»

Non si arrende l’avvocato Giuseppe Fiengo contro la sua defenestrazione anticipata dal Consorzio Asi per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza: dopo la pesante debacle al Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata, ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato. Nel marzo del 2021, il Consorzio è stato posto in liquidazione con ipotesi di ultimazione della procedura di liquidazione, fissata al maggio prossimo, anche se prorogabile altri due anni. Lunga vita all’ex Asi pensava di avere Fiengo, che accettò l’incarico nel maggio del 2021, sennonchè nel gennaio dell’anno scorso, causa «le gravi anomalie rilevate dalla gestione liquidatoria», le «evidenti criticità emerse» nonchè «la molteplicità e reiterazione di attività non conformi alle norme relative alla Liquida- zione», dalla Giunta regionale la revoca dell’incarico. L’attuale Commissario liquidato- re dell’ex Asi, è l’Amministratore di ApiBas, Luigi Vergari. Via Tar, Fiengo sperava di otte- nere anche un risarcimento del presunto danno subito, ma contro l’avversato provvedimento di revoca plurimotivato, nulla fare. Nel novembre scorso, il ricorso, bollato come del «tutto generico e inconsistente», non fu accolto. Per l’avv né risarcimento, nè ritorno in carica da Liquidatore. Sul rientro all’ex Asi, anche il chiarimento risolutorio: Fiengo non potrebbe comunque rivestire l’incarico in questione, stante i divieti normativi che precludono «l’attribuzione a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza, di incarichi di studio e di consulenza o incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in organi di governo delle amministrazioni e degli enti e società da esse controllati, salvo che a titolo gratuito e comunque per una durata non superiore a un anno». Per questo, «stante la lampante preclusione “ab origine” al conferimento dell’incarico», come specificato dai giudici amministrativi lucani, «alcun risultato utile potrebbe derivare in capo a Fiengo dalla coltivazione del ricorso, non potendo lo stesso, ostandovi la legge, tornare a rivestire il ruolo di Commissario liquidatore». Al Consiglio di Stato, da parte di Fiengo, riproposto l’annullamento della revoca dell’incarico e la condanna della Regione Basilicata al risarcimento del danno a lui arrecato. Da una parte Fiengo che non si arrende, dall’altra Vergari che burocraticamente continua a scari- care alcune difficoltà sul predecessore. Gli utili del fallimento. Vergari, per esempio e in riferimento alle più recenti vicissitudini della gestione liquidatoria, è alla ricerca, ma visto il ricorso alla trattativa diretta dovrebbe averlo individuato, di un professionista che effettui la ricognizione del patrimonio immobiliare del Consorzio per le Aree industriali del- la provincia di Potenza, perché lui, al Consorzio, non ha rinvenuto, «tra l’altro», alcuna «relazione acclarante la consistenza del patrimonio immobiliare, prodromica a qualsiasi liquidazione dell’attivo a beneficio dei creditori»

Ferdinando Moliterni

3807454583

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