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INTERVIENE LA REGIONE, COMUNE INCHIODATO

Lagonegro sul plesso di rione Rossi, comitato genitori chiede lumi sui fondi Pnrr per la mensa. Scuola piazza Repubblica, altro che più alunni: servono i documenti e la «valutazione della sicurezza»

Il rinvio del trasferimento degli alunni dell’Istituto comprensivo di Rione Rossi alla scuola di piazza della Repubblica ha soltanto evitato il concretizzarsi di ulteriori situazioni di rischio, ma non ha risolto il problema sicurezza. Circa 3 mesi fa, a seguito dei sopralluoghi da parte dell’Ufficio Sicurezza del Lavoro-Asp Potenza e Utc di Lagonegro, dopo che erano state riscontrate crepe nella muratura dovute presumibilmente ad un cedimento differenziale del terreno di fondazione, così come certificato dalla documentazione prodotta dallo stesso Comune di Lagonegro, inibito l’uso della palestra e delle aule sovrastanti. Adesso dalla Direzione Generale per le Infrastrutture e la Mobilità della Regione Basilicata, la nota interlocutoria indirizzata al sindaco di Lagonegro, Salvatore Falabella, al Responsabile dell’Area Tecnica, l’architetto Gaetano Sangineto oltre che al Dirigente Scolastico, Vito Carlomagno. Nella nota vengono indicati al Comune di Lagonegro i documenti da produrre necessariamente per poter utilizzare «in sicurezza» il plesso scolastico dell’Istituto Comprensivo Lagonegro di “Piazza Repubblica”. L’Ufficio regionale Prevenzione Sismica ha precisato ai destinatari citati che il plesso scolastico può essere utilizzato «in sicurezza» soltanto se in possesso di quei certificati che da tempo erano stati richiesti sia dal Dirigente Scolastico che dai genitori degli alunni del “Rossi” a mezzo del proprio legale, l’avvocato Serena Ricciardone: il Certificato di idoneità statica, per la porzione di fabbricato in muratura risalente agli anni ‘50, e il Certificato di collaudo, per il corpo realizzato alla fine degli anni ‘70 in conglomerato cementizio armato. Da ricordare che relativamente al plesso scolastico di piazza della Repubblica, è costituito da due corpi di fabbrica indipendenti tra loro, di cui uno in muratura risalente agli anni ’50, ed il secondo corpo realizzato negli anni ‘80 con struttura in conglomerato cementizio armato. Poiché l’edificio presenta lesioni accertate e visibili, come da nota della Regione, «è necessario effettuare la valutazione della sicurezza» per eseguire interventi che ne consentano l’uso secondo i livelli di sicurezza richiesti dalla normativa in mate- ria e propedeutici al rilascio del certificato di agibilità. In attesa che il Comune effettui la valutazione di sicurezza e produca i documenti richiesti, per il comitato degli alunni del “Rossi”, «il Dirigente scolastico non potrà che confermare la giusta e prudente sospensione del trasferimento degli alunni». Il Comitato dei genitori del plesso di Rione Rossi, rappresentati dall’avvocato Serena Ricciardone, ha chiesto all’Amministrazione comunale «di proporre soluzioni alternative che consentano di mantenere il finanziamento Pnrr erogato per effettuare i lavori di demolizione e ricostruzione della mensa di Rione Rossi».

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