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SANT’ARCANGELO PIANGE EMILIA D’ONOFRIO

Fu tra i fondatori de “Il centro sociale S. Giuseppe Operaio”, tanti i messaggi di cordoglio. Il sindaco: « Si è distinta per il suo impegno civico e per l’amore smisurato per la comunità»

Per la comunità di Sant’Arcangelo sono momenti di dolore per la dipartita di Emilia D’Onofrio, meglio conosciuta come “ Emilietta” una persona amata e stimata nella comunità. «Grazie a te – scrive il primo cittadino di Sant’Arcangelo, Salvatore La Grotta – le generazioni future potranno conoscere storie, detti e racconti di Sant’Arcangelo, potranno conoscere strade, vicoli e rioni che ancora oggi custodiscono aneddoti capaci di far rivivere vicende passate. Grazie “zia Emilietta”, così ero abituato a chiamarla, per la tua passione, per il tuo impegno civico e per l’amore smisurato che nutrivi per questa comunità, per “U paisi tuii”». «”Ma che film la vita”, cantano i Nomadi, è proprio così, mai immagini che una persona così dinamica, così solare, così attiva, possa non esserci più – sottolinea il sindaco – Porto con me il ricordo dei tanti momenti trascorsi insieme, non c’era iniziativa per cui non ricevevo il tuo invito, non c’era iniziativa in cui non facevi mancare il tuo contributo e le tue immancabili parole, le tue poesie. Il mio pensiero va alla tua associazione “Il centro sociale San Giuseppe Operiao”, ai tuoi amici, che immagino faranno fatica a non averti più accanto, fautrice e interprete di tan- ti eventi, ma soprattutto va alla tua famiglia ai tuoi figli e ai tuoi nipoti che ti ricorderanno come una madre e nonna esemplare. Mi rammarica non averti potuto abbracciare per l’ultima volta». Tanti, numerosi, i messaggi di cordoglio: «Rimango colpito dalla triste notizia. Avrò sempre il ricordo di una persona gentile, disponibile, garbata. Condoglianze a tutta la famiglia » e ancora «Un Grandissimo dolore, una grande perdita». «Zia Emilietta – recita il messaggio di cordoglio sui canali social del Comitato “Via Matris” di Sant’Arcangelo – si è distinta moltissimo nella nostra comunità per il suo impegno civile, la sua passione per la letteratura e la sua capacità di raccontare il paese attraverso i suoi ricordi. Fu tra i fondatori del Centro sociale “San Giuseppe Operaio” e si è dedicata alla Via Matris sin dalla sua II edizione, nel lontano 2015, partecipando come lettrice, vestendo i panni della Profetessa e, nell’ultimo anno, come corista. Avrebbe partecipato anche quest’anno come figurante nel “Mistero della Veronica”, una scena molto significativa nel percorso tradizionale del nostro evento. In questo momento – conclude il messaggio di cordoglio del Comitato – nutriamo per lei sentimenti di gratitudine per il suo impegno, la sua disponibilità, la sua saggezza e la sua costante presenza. Alla famiglia tutta va il nostro cordoglio e la nostra vicinanza: rimarrà con noi attraverso i suoi insegnamenti, insieme a Prospero, Maria, Andrea e Salvatore».

Di Anna Tammariello

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