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«IL TAR HA BOCCIATO IL RICORSO DI TRAMUTOLA»

Dimensionamento scolastico, per Tramutola perdita dirigenza confermata: le motivazioni. Il sindaco di Moliterno Rubino rinnova l’invito a Marotta: «Si lavori per il bene delle comunità»

Il dimensionamento scolastico è un tema che ancora infiamma molte comunità, per quanto il dado sia ormai tratto. Sulle pagine del nostro quotidiano, nello specifico, abbiamo raccontato la visione di due sindaci, quello di Tramutola, che ha perso la Dirigenza, e quello di Moliterno, che invece la Dirigenza l’ha mantenuta. Dal sindaco Luigi Marotta dapprima l’annuncio del ricorso al Tar, al quale aveva fatto eco la risposta repentina del sindaco Antonio Rubino, in disappunto con la scelta ma promotore invece di una proposta indirizzata a tutto il comprensorio. Il sindaco Marotta aveva replicato spiegando, in una lunga lettera pubblicata sulla nostra testata, le ragioni della sua battaglia, tra le quali an- che il lavoro, intrapreso già dal suo insediamento , per migliorare l’offerta didattica del suo territorio.

ALUNNI E NUMERI

A questo oggi risponde il primo cittadino di Moliterno, commentando anche la recente sentenza del Tar, che sulla questione si è espresso: «Il Tar – spiega – ha bocciato l’azione che è stata messa in campo dal sindaco Marotta. Non spetta ai sindaci contestare il numero degli iscritti dichiarati dagli Istituti, denigrando e picconando gli Istituti del territorio invece che sostenerli. Il sindaco Marotta però non ha prodotto argomentazioni e prove a supporto di quanto affermava. Rappresentando le Istituzioni bisogna avere sempre la massima responsabilità e questo ricorso da lui presentato è stato privo di ogni fondamento giuridico, burocratico, ma soprattutto politico e di buon senso. Ribadisco che non è pensabile affrontare il discorso scuola partendo dalla guerra di campanile, come ha fatto il sindaco di Tramutola. Per fortuna noi non ci siamo caduti e continuiamo ad affermare che bisogna fare comprensorio, unire le forze e ragionare insieme sulle problematiche delle scuole del nostro territorio, partendo dallo spopolamento e dai numeri, che purtroppo non sono dalla nostra parte». «Se nel dimensionamento scolastico – sottolinea Rubino – tutto ruota intorno ai numeri, è necessario anticipare i tempi, mettendoci ad un tavolo e ragionando su una soluzione migliore per tutti. La pro- posta degli istituti Omnicomprensivi potrebbero rappresentare una soluzione solo per chi ha corte vedute, perché dura pochi anni e va oltretutto a danneggiare l’offerta formativa. Il nostro faro dovrebbe invece essere la possibilità di offrire agli studenti il massimo della qualità dell’insegnamento partendo e salvando gli istituti già esistenti. C’è l’istituto di istruzione superiore a Moliterno, bene, salviamo la Dirigenza. C’è un plesso a Tramutola ,bene, spostiamo lì i corsi se questo è in grado di garantirci un incremento dei numeri. C’è la possibilità di aprire nuovi corsi a Villa d’Agri, apriamoli. Sono esempi che rappresentano la necessità di ragionare insieme. La mia proposta, espressa sulle pagine di questo quotidiano, rimane invariata e la rilancio. Pensiamo a unire invece che dividere nelle aule di tribunale, coinvolgendo i Comuni dei due Istituti Comprensivi (Moliterno, Tramutola, Grumento Nova, Montemurro, Spinoso, Sarconi) e l’Omnicomprensivo di Marsicovetere. In tale logica potrebbe crearsi un polo tecnico professionale di Valle con tre sedi (Villa d’Agri, Moliterno e Tramutola) e una variegata offerta formativa di grande livello (Tecnico Economico, Tecnico Tecnologico con indirizzo Cat, Cmb e Agrario, Professionale Manutenzione e Assistenza Tecnica e Industria e Artigianato per il Made in Italy). È ormai in dirittura d’arrivo la Riforma dell’Istruzione Tecnico Professionale che, tra l’altro, prevede la possibilità di ridurre a 4 anni il corso di studi, rilanciando , di fatto, l’alternanza scuola lavoro e, soprattutto, gli Its. Il territorio deve farsi trovare pronto. Il settore Economico potrebbe essere trasferito, per rilanciarlo, a Villa d’Agri o Tramutola, nuovi indirizzi potrebbe- ro colmare lacune esistenti e dislocarsi sul territorio con processi di integrazione tra i vari settori, utilizzo comune della rete dei laboratori e delle attrezzature che deve essere messa a disposizione dell’Its. Tramutola potrebbe darsi da fare per avere una sede Amministrativa e Tecnica dell’Its, Moliterno salverebbe la sua dirigenza garantendo nuovi numeri, gli altri centri avrebbero nuove sedi di nuovi indirizzi, soprattutto si migliorerebbe l’offerta per i giovani e gli studenti».

LA POSIZIONE BARICENTRICA

Ritornando al ricorso al Tar, sulla contestazione della posizione baricentrica di Moliterno, il sindaco Rubino sottolinea di come «non siano i singoli comuni a scegliere, secondo il loro punto di vista, se un comune possa essere o meno baricentrico». «A decidere gli accorpa- menti – ha specificato – è la Regione seguendo la legge e rispettando un criterio geografico. Noi dobbiamo mettere come baricentro la scuola e gli studenti e rispondere alla qualità dell’insegnamento. Tutte le questioni che vengono dopo, come salvare le dirigenze, gli uffici e tutelare le singole prerogative dei comuni, andrebbero discusse in un tavolo comune. Questo ri- corso al Tar non ha fondamento e crea una spaccatura sul territorio che noi non possiamo permetterci. Dobbiamo invece lavorare insieme. Ripropongo al sindaco Marotta di fermarsi in questa sua azione di guerra nelle aule di Tribunale e di sedersi invece al tavolo della politica, favorendo insieme a me un’azione sinergica sul territorio, insieme agli altri Sindaci e ai dirigenti scolastici, per dare risposte ai cittadini. È, il mio, un invito accorato. Ciascuno di noi potrà perdere qualcosa ma a guadagnare potrebbero esserne gli studenti e questo deve contare. Una grande difficoltà per i nostri territori è anche il problema dei trasporti. Ecco, in una visione sinergica si potrebbe pensare di trasferire i singoli corsi in base anche alle esigenze del trasporto pubblico per facilitare la scelta degli studenti. Ma queste sono visioni sinergiche che non possono concretizzarsi con le guerre e i ricorsi. Ho già, tempo fa, inviato una nota ai miei colleghi in Val d’Agri, per favorire visioni di comprensorio sulle scuole del nostro territorio, a partire dall’orientamento». «Molti sindaci sono stati propensi ad instaurare sinergie e quindi rinnovo l’invito al sindaco Marotta nel deporre le armi e lavorare insieme per il bene delle nostre comunità. Tramutola e Moliterno – conclude Rubino – hanno rappresentano storicamente due emblemi della cultura in Val d’Agri, due comuni che hanno sempre dialogato e ragionato insieme. Oggi sarebbe un peccato se si perdesse tutto questo».

Di Anna Tammariello

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