AttualitàBasilicata

A VAGLIO SI RICORDANO LE VITTIME DELLE FOIBE

«Un evento di grandissimo interesse sviluppato in un convegno alla presenza di relatori di rilievo»

Il 10 febbraio è una data dichiarata dal Governo italiano “Giornata del Ricordo”, «in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati».
Le foibe sono voragini rocciose dell’altopiano del Carso che furono usate alla fine della seconda guerra mondiale per “infoibare” (spingere nella foiba) migliaia di istriani e triestini, italiani ma anche slavi, antifascisti e fascisti, colpevoli di opporsi all’espansionismo comunista slavo propugnato dal Maresciallo Tito. Sono state registrate più di 1700 foibe, ma non è chiaramente quantificabile il numero delle vittime perché è risultato impossibile esaminare tutte le foibe che si sa essere state utilizzate, ma le stime parlano di più di 10.000 persone uccise, “gettate” spesso ancora vive nelle cavità rocciose.
“La memoria è l’unico vaccino contro l’indifferenza” riporta il Comune di Barile, dove presso l’Auditorium Pasolini, si è svolto un incontro con le classi V primaria e III secondaria di primo grado. Tra le iniziative in programma quella di Vaglio Basilicata, dove nel tardo pomeriggio di oggi 9 febbraio con inizio alle ore 18:00 presso il Museo delle Antiche Genti di Lucania, si tiene il convegno dal tema “Memento. Il Ricordo delle Foibe tra Storie, Storiografia e Memoria” e con lo stesso evento, come già detto in programma proprio alla vigilia del “Giorno delle Ricordo”, promosso ed organizzato in stretta sinergia collaborativa tra il Comune di Vaglio Basilicata, l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci “Generale Giuseppe Pennella” di Rionero e il blog “Di Storia, di Storie”.
«Un evento di grandissimo interesse che, sviluppato in un convegno alla presenza di relatori di rilievo -spiega il Sindaco Francesco Santopietro- tende a ricordare le vittime di uno dei più grandi genocidi della storia italiana che, attuato dalle truppe comuniste jugoslave guidate dal Generale Tito, causò nel periodo compreso tra il 1943 ed il 1945, la morte di oltre 5000 civili italiani (addirittura 11mila secondo altre fonti) residenti nelle zone di Venezia Giulia, Dalmazia e Quarnaro. Vista la grande rilevanza di questo evento sarà presente un valido e qualificato parterre di relatori che interverranno al dibattito».
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Santopietro, sono difatti previsti gli interventi del Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci sezione “Generale Giuseppe Pennella” di Rionero Giovanni Marino che approfondirà la tematica “Il contesto storico e politico dei massacri delle foibe”, del Docente di Materie Letterarie e Storia presso il Liceo Scientifico “Rosa-Gianturco” di Potenza Prof. Antonio D’Andria che approfondirà la tematica “Le foibe nella storiografia italiana” ed infine dalla Scuola Superiore Studi Storici della Università della Repubblica di San Marino e Presidente dell’Archeoclub del Vulture “G. Catenacci” di Rionero il Dottor Antonio Cecere che si soffermerà sulla tematica “Scrittura, guerra, memoria. Il ruolo dei Mass media nel ricordo dei massacri delle foibe”.

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