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SCUOLA, MAROTTA RISPONDE A RUBINO

Dimensionamento scolastico, perdita dirigenza e ricorso al Tar: il dibattito in Val D’agri. Il sindaco di Tramutola a quello di Moliterno: «Sì ad una visione strategica»

Dopo la perdita della Dirigenza scolastica per Tramutola e l’annuncio, da parte del sindaco Marotta, del ricorso al Tar, era arrivata qualche giorno dopo, sempre sulle pagine di questo quotidiano, la risposta del primo cittadino di Moliterno, Antonio Rubino, che ha mantenuto la Dirigenza vedendosi accorpare, tra gli altri, anche l’istituto “L. Da Vinci” di Tramutola appunto. Una lunga lettera che, dopo qualche precisazione, terminava con delle proposte. All’intero messaggio risponde oggi il sindaco di Tramutola Luigi Marotta: «Ho riflettuto a lungo se confrontarmi con le “considerazioni” del collega di Moliterno Antonio Rubino esternate qualche giorno fa sulle pagine di questo quotidiano. Avevo deciso di limitare la risposta ad un messaggio personale, per evitare inutili e dannosi confronti sulla stampa, sulla base di chi fosse più coerente con i principi etici e normativi, piuttosto che nelle sedi deputate, dichiarandomi, in un nota riservata, pronto ad un confronto pubblico in presenza delle due comunità». «I malintesi posti dalla mancata precisazione via stampa – sottolinea Marotta – , mi inducono ora, anche in prossimità del primo giudizio sulla sospensiva del giudice amministrativo, a rappresentare la ratio dell’azione intrapresa dall’amministrazione, che mi onoro di presiedere, in merito alla vicenda del dimensionamento scolastico che, come si vincerà, pone la di là dello scontro lessicale tra campanile e campanilismi, una visione strategica di questo comune che fa del rapporto diretto tra mondo della formazione e mondo del lavoro l’elemento caratterizzante per uno sviluppo sostenibile non solo di questa comunità, ma di quelle dell’intera comunità dell’Alto Agri per il prossimo post oil». «L’intenzione di questa Amministrazione – sottolinea il sindaco di Tramutola – era a conoscenza di tutti gli attori dal momento dal nostro insediamento, poco piu’ di 2 anni fa. Non è un caso che avevamo, seppur in via informale, ricevuto l’invito a soprassedere. Vi sono stati, peraltro, 2 atti, assunti da questa amministrazione, in tempi non legati all’attualità del dimensionamento scolastico: il primo, nel giugno scorso, con l’approvazione di una convenzione con Aidam (associazione italiana di automazione meccatronica) per la costituzione di un distretto sulla meccatronica e le nuove tecnologie in Val d’Agri,che intende cambiare il paradigma che vede i nostri ragazzi emigrare trasferendo capitale ed investimenti da noi (in valle), dando seguito all’accordo Eni/Shell, sottoscritto sulla base della legge Marzano che parla di investimenti per la valorizzazione del capitale umano e ricerca ed innovazione tecnologica, recuperando quel protagonismo e quelle risorse finanziarie sottratte, anche per la mancanza di proposte dell’area che maggiormente contribuisce da oltre 20 anni ad assicurare flussi finanziari distribuiti e d utilizzati in tutta la regione. Il secondo atto è stata la delibera di consiglio del 6 ottobre u.s. con la quale con “robuste” motivazioni si chiedeva di costituire l’omnicomprensivo. La successiva delibera regionale, con la quale si fissavano le linee guida, è solo del 22 novembre 2023. Il consiglio provinciale unanimemente, unitamente ai sindaci ,riteneva non applicabili al tessuto geografico e socioeconomico lucano tale indicazioni». «A questo punto-spiega Marotta – in presenza di una quasi certa ,stante i numeri (provinciali)di prospettiva ,soppressione del Petruccelli Parisi, si era ritenuto di fare una richiesta di accorpamento funzionale alle aree tematiche al Giorgi di Potenza,in presenza di un principio di baricentricità geografica per le scuole dell’obbligo, che per chi conosce la Val d’Agri e si pone in un situazione neutra a quali risultati doveva condurre. Superata questa fase il Comune di Tramutola, con nota del 27 dicembre, ribadiva la propria richiesta rappresentando che i numeri avrebbero portato a breve ,purtroppo, alla soppressione del Petruccelli Parisi e che in mancanza di creazione di due istituti omnicomprensivi la Val d’Agri avrebbe perso non solo una dirigenza nel giro di un anno o due ma anche un rapporto diretto con gli istituti superiori ,così vanificando le azioni poste in essere in primis dal comune di Tramutola per uno sviluppo in cui le istituzioni siano protagoniste. In pratica avere 2 direzioni, al momento su uno stesso comune, con la concreta prospettiva di perderne una così pregiudicando la possibilità ad un’altra comunità ed alla Val d’Agri di garantire la per- dita di una sola direzione didattica. Come spesso è successo in passato per la presenza di filiere corte mi viene in mente la frase che il marchese del Grillo pronunciò nei confronti del mercante ebreo. Fortunatamente oggi siamo in uno stato di diritto». «Io mi fermo qui – conclude il sindaco Marotta – ,non prenderò più, su questo argomento, posizione sulla stampa. Mi premeva però precisare la posizione dell’amministrazione comunale che ha sempre improntato il suo agire sul confronto e non sullo scontro. Lascio a chi legge e si è appassionato alla vicenda, l’analisi tra campanile, campanilismo e visione strategica per la nostra valle a cui servirebbe una cabina di regia per programmare il futuro delle nuove generazioni senza scorciatoie».

Di Anna Tammariello

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