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TROPPE CHIACCHIERE IN BASILICATA ANCHE IN CAMPAGNA ELETTORALE MA NESSUNO SPARA ED ABBATTE I CINGHIALI

FUORI DAL CORO oltre PAZZANO, qualcuno ha evidenziato “realmente con i vostri ritmi servono 50 anni per arrivare obiettivo 80% P.R.I.U. abbattimento fauna selvatica esistente” come dargli torto?

È GIUSTO INFORMARE

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Weekend di confronto per il mondo venatorio lucano 

Il mondo della caccia di Basilicata ha scelto l’ultimo weekend del mese di gennaio per un confronto sulle tematiche dell’attività venatoria in terra di Basilicata invitando il gota politico amministrativo dell’attuale governo regionale e rappresentanti del nazionale, al fine di tirare alcune conclusioni sull’annata ormai giunta quasi alla fine della stagione.

Così con due incontri svoltisi, il primo sabato 27 a Vaglio di Basilicata su un tema specifico ed in particolare sulla specie cinghiale (Sus scrofa), sviscerando i risultati raggiunti e le criticità emerse nella gestione delle popolazioni di questa specie faunistica, ieri, oggi e domani, con un confronto a 360° con tutti gli stakeholder

Teatro della bellissima serata di Vaglio, è stato il museo delle antiche genti di lucanie, bellissima struttura messa a disposizione dall’amministrazione comunale 

che ha dimostrato grande sensibilità su tematiche che affrontano questa criticità, in maniera corretta dove ogni occasione rappresenta un momento di confronto tendente a trovare soluzioni efficaci e durature.

L’incontro organizzato da Federcaccia Basilicata e E.P.S. Basilicata

ha visto la partecipazione dei tre assessori regionali impegnati per le rispettive competenze 

Francesco FANELLI, Cosimo LATRONICO e Alessandro GALELLA e, la presenza attiva del senatore Gianni Rosa, nonché di tecnici e rappresentanti istituzionali, liberi professionisti e operatori economici di settore.

Grande la presenza di cacciatori e agricoltori che con i loro rappresentanti hanno sottoposto le criticità che incontrano nel quotidiano, soprattutto anche con l’avvento  della P.S.A. (peste suina africana), che ormai ha interessato parte del territorio lucano e che è diventata un’emergenza sanitaria di alta attenzione, soprattutto per le conseguenze negative su tutta la filiera di prodotti alimentari derivati dall’allevamento suinicolo che in terra di Basilicata, vanta un buon numero di operatori ed altresì una ricca tradizione culinaria a base di prodotti derivati.

Il saluto del sindaco di Vaglio il dr. Francesco SANTOPIETRO, ha aperto i lavori ringraziando gli organizzatori e tutti i presenti per l’importante partecipazione e il contributo che sicuramente sarà momento di riflessione costruttiva per tutti, a seguire il mitico rappresentante dei cacciatori della cittadina lucana il sig. Luciano ACCETTA, che forte della sua esperienza da cacciatore in primis e poi da trasformatore delle carni da cinghiale a scopo familiare ha relazionato con un lungo discorso sulle potenzialità di questa specie selvatica se ben gestita con un equilibrio da criticità può diventare una risorsa importante.

I rappresentanti degli agricoltori hanno sempre di più rimarcato il mancato reddito sui danni che subiscono dalla forte presenza di tali specie ed infine gli operatori di settore invece hanno dimostrato come se bene gestito il tutto può essere un momento di reddito integrativo per alcuni e per altri una scelta di lavoro continuativo.

L’ing. Carlo GIGLIO in rappresentanza delle aree protette con il suo intervento di alto profilo tecnico ha dimostrato che dove si lavora in sinergia applicando le norme vigenti e i metodi d’intervento sia in area protetta che in territorio venabile, i risultati vengono raggiunti e naturalmente con una particolare azione di monitoraggio si riesce ad ottenere degli obbiettivi importanti che portano ad un giusto equilibrio tra fauna selvatica e attività umane.

L’avvocato Filippo RAUTIIS con la sua grande professionalità ha spiegato da un punto di vista legale le norme che il legislatore nazionale e quello regionale hanno messo in campo per arginare il fenomeno del sovrannumero della popolazione di cinghiali presenti sull’intero territorio nazionale e pertanto ognuno per la propria parte dovrebbe dare corso alle azioni pratiche.

Si è infine passati agli interventi degli assessori presenti che con il loro contributo dopo aver ascoltato i vari interventi hanno preso visione delle criticità emerse e l’impegno di seguire le azioni da intraprendere al fine di arginare e dare risposte concrete alla cittadinanza.

Dulcis sin fundo il senatore Gianni ROSA ha concluso con il suo intervento la serata di lavoro impegnandosi a livello nazionale a risolvere alcune riflessioni di carattere pratico che possono concorrere a dare migliori risultati alle attività da porre in essere.

Nel mentre la domenica con la giornata del cacciatore, l’assessore Alessandro Galella e il suo staff dell’Ufficio hanno dato corso all’applicazione del P.R.I.U. (Piano Regionale Intervento Urgente) per il depopolamento dei cinghiali anche in aree protette con una attività di controllo nella foresta regionale di Castello di Lagopesole ed infine con un incontro informativo ad Avigliano presso la sala Villa Diamante, si è discusso e presentato  il nuovo Piano faunistico Venatorio, quale documento di programmazione di tutta l’attività in campo faunistico venatorio, che di recente è stato approvato dalla Giunta Regionale.

​​                                                CAFFARO Sandrino​​​​​​​​​​​​

#sapevatelo2024                      

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