È GIUSTO INFORMARE
GIÙ LE MANI DAL 27 GENNAIO
Un soldato tedesco urla al prigioniero: lancialo in aria!
Il prigioniero fa finta di non aver sentito e si affretta a sistemare il bambino sul carro, assieme a tutti gli altri.
Allora il soldato si avvicina, gli punta la pistola sotto al mento e ripete:
“ti ho detto di lanciarlo in aria, non hai capito? Se non lo fai tu, lo farà il prossimo”
Così il prigioniero è costretto a lanciare per aria il bambino.
In questo modo i soldati tedeschi passavano il tempo ad Auschwitz: facendo il tiro a segno sui bambini ebrei, mentre i prigionieri pregavano che li uccidessero al primo colpo, per evitare inutili sofferenze
Questa testimonianza di Alberto Sed (sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz) è un pugno nello stomaco
Leggetela bene, rileggetela, fatela leggere.
Cercate i filmati di Alberto Sed su YouTube, fate in modo che i vostri figli, nipoti e studenti vedano gli occhi di Alberto mentre racconta questo episodio.
Non è possibile che restino indifferenti
Non è possibile che non comprendano
L’unica speranza che abbiamo, per il nostro futuro, è mantenere intatta la memoria del passato.
Roma 27.1.2024
Restiamo Umani
{di Prof. GUIDO SARACENI}
#sapevatelo2024