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SE DOVESSIMO OSSERVARE UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER OGNI VITTIMA DELLA SHOAH DOVREMMO RIMANERE IN SILENZIO PER 11 ANNI E MEZZO

“L’unica speranza che abbiamo, per il nostro futuro, è mantenere intatta la memoria del passato”

È GIUSTO INFORMARE
 

GIÙ LE MANI DAL 27 GENNAIO 

Un soldato tedesco urla al prigioniero: lancialo in aria!

Il prigioniero fa finta di non aver sentito e si affretta a sistemare il bambino sul carro, assieme a tutti gli altri.  

Allora il soldato si avvicina, gli punta la pistola sotto al mento e ripete:

“ti ho detto di lanciarlo in aria, non hai capito? Se non lo fai tu, lo farà il prossimo”

Così il prigioniero è costretto a lanciare per aria il bambino.

In questo modo i soldati tedeschi passavano il tempo ad Auschwitz: facendo il tiro a segno sui bambini ebrei, mentre i prigionieri pregavano che li uccidessero al primo colpo, per evitare inutili sofferenze
Questa testimonianza di Alberto Sed (sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz) è un pugno nello stomaco

Leggetela bene, rileggetela, fatela leggere.

Cercate i filmati di Alberto Sed su YouTube, fate in modo che i vostri figli, nipoti e studenti vedano gli occhi di Alberto mentre racconta questo episodio.

Non è possibile che restino indifferenti
Non è possibile che non comprendano
L’unica speranza che abbiamo, per il nostro futuro, è mantenere intatta la memoria del passato.

Roma 27.1.2024

Restiamo Umani

{di Prof. GUIDO SARACENI}

#sapevatelo2024 

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