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CSX, C’È DA CORREGGERE METODO E RICOMINCIARE

L’intervento di Antonio Boccia

Da mesi in pubblico ed in privato ho sostenuto la necessitá che tutte le forze del centro e della sinistra che si propongono di sostituire il centrodestra nella guida della Regione si dovessero unire nell’alleanza definita dai media “ campolargo”. Per me era una sorta di invito a costituire una formazione del tipo “Comitato di salute pubblica” per liberare la Regione dall’occupazione dei campani e da una gestione protesa ad acquisire i voti dei lucani con effimeri bonus di ogni genere più che conquistare il consenso con una politica di crescita e di sviluppo. Un Comitato per risanare i guasti prodotti nell’Amministrazione in particolare nella Sanitá. Alla fine, un’alleanza capace di presentare un progetto per portare fuori la Regione dal pantano nel quale negli ultimi anni è stata affossata. Registro, purtroppo, uno stallo nel processo di formazione di questa alleanza. Non vorrei che prendesse piede la propensione all’autolesionismo emersa cinque anni fa. Oggi che una formazione civica, non legata ad alcun partito, largamente espressiva del laicato cattolico propone di aggiungersi all’area politica di centrosinistra questa propensione sarebbe ancora più grave. E lo stallo attuale non lascia prevedere nulla di buono. La situazione è chiara: la formazione civica “Basilicata Casa Comune” dinanzi alle sollecitazioni pervenute da più parti ha proposto al campolargo un proprio rapprentante, Angelo Chiorazzo, come candidato alla presidenza della Regione. La Direzione del Pd ha deciso di sostenere questa candidatura consapevole che solo un candidato della cosiddetta società civile e della forza elettorale di Chiorazzo puó far vincere le elezioni. Ne sono convinti anche Italia Viva ed altri. Dopo qualche indecisione i Cinquestelle, Azione ed altri con diverse motivazioni si sono, invece, espressi negativamente. Allo stato non vi sono pro- poste di altre candidature. Chiorazzo è, dunque, l’unica candidatura. Sulla quale, peró, come si vede, non vi è concordanza. Ció ha determinato un pericoloso stallo. Come se ne esce? Il Pd chiede che chi non condivide la proposta di “Basilicata Casa Comune” faccia un proprio nome in modo che il nodo possa essere sciolto da una votazione popolare cioè dalle primarie. Con questo cambiando posizione rispetto al passato ed offrendo una via d’uscita dallo stallo. Questa soluzione non viene accolta dagli altri; nemmeno da qualcuno che prima l’aveva proposta. Il Pd propone, ancora, di favorire lo snodo attraverso in- contri bilaterali tra l’unico candidato esistente e le sin- gole forze ma anche questa via d’uscita non viene accolta dagli altri. È stata avanzata l’ipotesi di valutare insieme una rosa di nomi ma anche questa non passa perchè gli altri pongono la condizione che in essa non ci sia il nome di Chiorazzo. Francamente chiedere a “Basilicata Casa Comune” di rinunziare ad una propria candidatura anche in vista di primarie o per essere solo comparata con altre mi pare una pretesa inaccettabile. Un veto pregiudiziale! Sarebbe come dire espressamente «non vi vogliamo nell’alleanza di centrosinistra». E lo stallo permane fino alla preuccupazione che da pericoloso diventi dirompente. Serpeggia persino il sospetto che sia stato voluto. Vorrei osservare, al proposito, che non credo ci possano essere “Salvatori” dell’ultimo momento perchè, appunto, sarebbe evidente che questo “Salvatore” ha operato proprio perchè si arrivasse a questa conclusione. E siccome nessuno è…salterebbe anche il Salvatore. Mi pare, poi, offensivo e deprecabile il sospetto che qualcuno abbia determinato lo stallo per giustificare un salto dall’altra parte. Non ci credo nemmeno se lo vedo! Allora cosa fare? Non sará facile uscirne. Non voglio assolutamente nemmeno immaginare che si possa arrivare a dividersi con la probabile conseguenza di lasciare la guida della Regione al centrodestra. A questo punto spero nella fantasia e nel senso di responsabilitá dei gruppi dirigenti. E spero vivamente che tiri fuori dal cilindro la soluzione anche l’unico candidato Chiorazzo. Si sarà reso conto che nel Pd oltre agli amici Speranza, De Filippo e Folino ci sono anche altri amici come Margiotta e Lacorazza e dirigenti emergenti come Gentile, Verrastro, Locantore, Bufano, Sileo ed altri che vogliono partecipare alle scelte e, soprattutto, c’è il segretario Giovanni Lettieri che per autorità ed autorevolezza dovrebbe essere l’unico interlocutore. Si sarà reso conto che non è stata una buona cosa punta- re tutto su Conte e gli in- contri romani e che bisogna, più opportunamente, parla- re, confrontarsi e trattare con le segreterie locali dei cinquestelle. Si sarà reso conto che non si puó mettere di spalle al mu- ro Marcello Pittella col qua- le, invece, occorre concordare e codecidere. Insomma si sará reso conto che bisogna correggere il metodo usato e ricominciare da capo. Ci vuole pazienza. E, comunque, il cambio di passo oltre a correggere errori offre nuove opportunitá. Apre una fase nuova. Elimina ogni alibi. Questa fase va vissuta come un allenamento per quello che dovrá fare da presidente della Regione. D’altro canto a Roma come a Potenza, con le connotazione di questo tempo, le cose della politica, senza distinzione tra centrosinistra e centrodestra, vanno così.

Di Antonio Boccia

Ex Presidente Regione Basilicata

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