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CANDITATI UFFICIOSI E UFFICIALI, IL CONFRONTO

Potenza la città al presente con vista sul futuro: lo stato dell’arte mette in difficoltà l’assessore. Slogan da Galella, Smaldone ci prova: Telesca di sostanza si impone sui due

Centro storico, criticità, e visione del futuro di Potenza questi alcuni dei temi trattati nella puntata di Oltre il giardino dedicata al capoluogo di regione, condotta da Paride Leporace e in onda su Cronache Tv, al canale 68 della smart tv. A discutere delle sorti della città tre importanti esponenti del panorama politico cittadino: Alessandro Galella, assessore regionale alle attività di produttive, Vincenzo Telesca, consigliere comunale di opposizione e Pierluigi Smaldone, primo candidato sindaco.

QUALE FUTURO PER POTENZA?

Quale futuro per Potenza? È questa la domanda alla quale dovrebbe rispondere chiunque abbia a cuore la città ed è a questa domanda che hanno provato a rispondere Galella, Telesca e Smaldone e proprio quest’ultimo racconta il suo progetto “Potenza Ritorna” con il quale si proporrà ai cittadini per amministrare: «È un progetto che nasce dal basso, appoggiato attualmente da 4 liste civiche, partito con largo anticipo e basato su un presupposto: è necessario che Potenza si autodetermini nel suo governo». La città ha bisogno di azioni concrete, ha bisogno di programmazione. È questo che sottolinea invece il consigliere Vincenzo Telesca che in questo suo mandato tra i banchi dell’opposizione ha sempre denunciato, dentro e fuori l’Aula consiliare, «Ho cercato sempre di porre in evidenza le dimenticanze, la mancanza di accortezza nell’azione amministrativa, le attività e le opportunità che sono state perse e che dovrebbero essere colte in città. Questo è mancato per tanto tempo. Il bene della città dovrebbe essere alla base dell’agire». «La mia convinzione è che Potenza abbia delle caratteristiche meravigliose. Ha delle prerogative che possono trasformarla in una città all’avanguardia in Italia e nel mondo, ma la percezione che i cittadini hanno è invece nella maggior parte dei casi negativa. Da qui la mia decisione di lanciare un sondaggio sui social. Ho chiesto quali fossero i tre problemi più importanti e quali fossero le tre cose più belle della nostra città. È emerso che i problemi sono legati principalmente al centro stori- co, ai rifiuti e alla fuga dei giovani. Tra le qualità invece, spicca l’ambiente, l’assenza di delinquenza. Una città tutto sommato percepita come sicura».

RIVITALIZZARE IL CENTRO STORICO

Ad accendere però il dibattito in studio è stato l’annoso problema della crisi che vive il centro storico. «Il centro storico è un’emergenza della città, ce ne rendiamo conto tutti i giorni. – esordisce Smaldone – Noi oggi non abbiamo spesso la necessità e non vogliamo frequentarlo, dobbiamo però trovare la soluzione per farlo ripartire e noi l’abbiamo trovata in un attrattore importante sul quale stiamo lavorando a livello programmatico, ma soprattutto con una burocrazia che aiuti i cittadini di potenza a lavorare. Stiamo immaginando un grande evento attrattore che permetta non solo al centro storico, di rivivere, ma a tutta la città. Vogliamo riconnettere il centro storico con il resto di Potenza e soprattutto con le contrade». Ripensare il centro storico partendo dal rispetto delle regole. Un punto sul quale Vincenzo Telesca ritorna: «La movida ci deve essere, nessuno è contro la movida. In centro storico, però, manca il controllo e l’applicazione della normativa e dei regolamenti. Per diffondere musica ad alto volume fino alle 3 di mattina ci sono delle autorizzazioni che vanno richieste agli Uffici comunali. Deroghe ai regolamenti che nessuno chiede. La movida va regolamentata e questo è mancato durante questa amministrazione. Il centro storico ha bisogno di programmazione per ripartire, ha bisogno di un’idea di futuro. Dare dei servizi per far sì che la gente torni a frequentarlo». «Il nostro centro storico oggi ha innanzitutto una carenza di posti auto. Ne mancano circa un migliaio. È strutturato esattamente come lo era 30 anni fa e ad oggi non è più possibile immaginarlo così. Bisogna creare le condizioni per renderlo accessibile e poi incentivare il commercio. Se si vogliono aprire i negozi, si devono creare le condizioni per cui ci si possa arrivare facilmente, si possa trovare parcheggio e trovare negozi che non trova in altre zone della città» afferma invece Galella. Sui parcheggi in centro però si apre un acceso dibattito in studio. Dove farli? Sotto l’edificio dell’ex scuola Torraca, nei pressi della Torre Guevara, o in piazza Prefettura? Il consigliere Telesca non le manda a dire, dimostrando, come sempre d’altronde, di essere molto preparato sulla questione e controbatte a Galella: «È in fase di realizzazione un parcheggio di 400 posti auto in via Cavour, ma l’assessore ignora che mentre l’opposizione chiedeva a questa Giunta di realizzare i parcheggi sotto la scuola Torraca. Una richiesta che non è stata presa in considerazione per cui i parcheggi non si realizzeranno mai e gli 11 milioni di euro del finanziamento sono stati utilizzati per realizzare una struttura che non prevede parcheggi. La sua maggioranza ha totalmente bocciato una possibilità di dare un parcheggio al centro storico. Un luogo al quale bisogna dare servizi. Mi dovrebbe dire Galella che cosa è stato fatto per il servizio di raccolta rifiuti e in generale per la pulizia della città. Vi è un grande problema in questo settore. Vi è l’esigenza di rivoluzionare l’Acta, è stato fatto? No. Mi dovrebbe anche spiegare, dopo cinque anni di amministrazione, cosa è stato portato avanti. Dobbiamo parlare di fatti concreti e di cosa fare per migliorare la città»

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