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«NO A CHIORAZZO UNICA SCELTA»

Da Locantore (Pd) critiche a Lettieri e Speranza. Follia (Volt): «Noi da soli, dem non maturi»

In una delle ultime puntate del programma “Oltre il Giardino” – in onda su Cronache Tv al canale 68 del digitale terrestre – il conduttore Paride Leporace ha ospitato Maura Locantore della Direzione Regionale del Partito Democratico e il coordinatore di Volt Basilicata Eustachio Follia che, con il partito , si propone come novità “viola” in vista delle prossime elezioni lucane come candidato alla presidenza della Regione.

AFFINITÀ E DIVERGENZE SULLE PRIMARIE

Dopo un servizio andato in onda su Italia Viva riguardo alle elezioni regionali in Basilicata e sulla proposta di scegliere il candidato governatore tramite le primarie, il dibattito si apre sul te- ma della confusione nel centro- sinistra locale. In tal senso, Locantore pone l’accento sul come le primarie possano essere «lo strumento per sancire una leadership» su possibili coalizioni ed alleanze l’importante, a parere della dirigente dem, è soppesare bene il messaggio che si vuole dare così ai lucani sul cambiamento, «un cambiamento che il Centrodestra non ci ha dato», enfatizza Locantore che rimarca come «se non ci fossero da tenere in considerazione le primarie, Angelo Chiorazzo è stato per un periodo il candidato migliore da poter considerare perché aveva qualcosa di nuovo. Prima che qualcuno di molto importante, ritornato nel Partito – incalza la dem, alludendo a Roberto Speranza – lo ha reso l’unico candidato possibile. Io penso – prosegue – che in tal modo facciamo male ad Angelo Chiorazzo, che è una persona autorevole con un suo vissuto, e non stiamo facendo del bene alla comunità del Partito Democratico e dei lucani». Follia è quindi intervenuto evidenziando come sia stata una scelta intenzionale di Volt quel- la «di andare alle elezioni fuori dai poli o meglio dai sistemi del centrodestra e del centrosinistra, ma quello che sta avvenendo in questi mesi sta andando oltre l’immaginabile – spiega – con un centrodestra che a mo’ di “caserma” sceglie in base a logiche che non hanno nessuna attinenza rispetto al territorio e un centro- sinistra straordinariamente frammentato e litigioso nel quale la logica è sempre la stessa, ossia quella dei personalismi di una fazione che deve prevalere contro un altro e nessun progetto per il territorio». Tant’è, anche in considerazione di tali motivazioni Follia con estrema schiettezza ha spiegato come non ci siano le condizioni per un’alleanza con il Pd, «ma non perché non lo vuole Volt – enfatizza – semplicemente perché il Pd e il centrosinistra non hanno ancora raggiunto quel grado di maturazione che chiedono i cittadini e gli elettori».

UN PARTITO DEM DIVISO

Sulla presumibile unità del Partito Democratico, Locantore ha ribattuto: «L’elezione di Giovanni Lettieri – nominato segretario regionale del Partito Democratico di Basilicata – è stata unitaria» a rimostranza di «una sorta di piccolo miracolo» che si sperava potesse perdurare in termini di unità del Partido dem lucano. Tant’è che Locantore parla di «una posizione contrastante, palesata in direzione». «Nelle ultime ore – afferma infatti la rappresentante della Direzione Regionale del Partito Democratico – ci stanno una serie di “strappi” e distinguo» che secondo la dem però «bisogna ricucire e sciogliere i nodi, provando a ripartire con nuove energie e nuove prospettive». «E paradossalmente – prosegue – il centrodestra, con i suoi silenzi e con le decisioni presi altrove, rischia di apparire più credibile o quantomeno più affidabile di un centrosinistra così caotico e verticistico».

IL PROGRAMMA DI VOLT INCENTRATO SULL’UNIBAS

La discussione è quindi passata al programma elettorale di Volt Basilicata. Follia ha illustrato alcuni punti chiave: «Vogliamo puntare su innovazione, sostenibilità, infrastrutture. Serve un piano di sviluppo che guardi al futuro, a partire dai giovani e dalla loro formazione» specie quella Universitaria. Di qui la proposta di investire sull’Università della Basilicata, «semplicemente eliminando le tasse universitarie. Se ne vanteggerebbero sia gli studenti locali ma anche quelli di fuori regione – spiega Follia – che potrebbero venire qui investire sullo studentato, investire anche con incentivi per calmierare i prezzi delle case per gli studenti universitari che sarebbe – altresì – anche dal punto di vista del fenomeno dello spopolamento un bell’aiuto». «Potrebbe sembrare uno slogan facile – enfatizza il rappresentante del partito politico paneuropeo – in realtà non lo è, semplicemente ricalca quello che già avviene altrove».

LA SCELTA DILOCANTORE: «MILITANTE SI, MA NON SCENDO IN CAMPO»

La Locantore dopo aver messo «il dito nella piaga» rispetto al punto debole «rappresentato dagli iscritti del Partito Democratico» ha rimesso il dito nella piaga nella questione Unibas: «Ciò che si potrebbe fare per la Basilicata è sicuramente ridurre la tassazione, ma soprattuto migliorare la qualità della didattica e dei servizi a questa connessa perché con la riforma universitaria, tra triennale e specialistica, molto spesso l’offerta didattica non mette gli studenti nella condizione di scegliere di fare qui anche una specializzazione, cosa che avviene nelle altre università, che è un grande limite dell’Università della Basilicata», ha chiosato Locantore che a conclusione di puntata – in considerazione del fatto che il suo nome qualche mese fa girava anche come possibile candidata del Pd – ha confermato la sua intenzione «in questo momento di non scendere in campo. Questo però – enfatizza – non mi esime dalla responsabilità della militanza e anche dall’impegno in campagna elettorale», evidenzia la dem che non trattiene la sua personale preoccupazione per quelle che saranno «le prospettive del popolo lucano». «Noi stiamo facendo una campagna elettorale – enfatizza – provando a parlare senza creare un legame. Ecco, per stare al linguaggio della politica e alla comunicazione, noi cerchiamo connessioni. Le connessioni sono rapide e i lucani hanno bisogno di creare un legame con il proprio territorio e con chi quel territorio lo deve rappresentare. E oggi ho seri dubbi che tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra, ci sia la capacità della politica di entrare nelle menti e nei cuori dei lucani, non solo nel- le tasche con i bonus a pioggia. Bisogna dare ai lucani una prospettiva di futuro, benessere e vivibilità che ad oggi non c’è», conclude Locantore.

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