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«Non acqua stagnante ma un fiume in piena di cambiamenti: un buon 2023 per Acquedotto Lucano. E nel 2024 l’atteso bonus idrico, tecnologia ed energia pulita»

L’intervento di Alfonso Andretta, amministratore unico di Acquedotto Lucano

L’intervento di Alfonso Andretta, amministratore unico di Acquedotto Lucano

di Alfonso Andretta 

Il 2023 per Acquedotto Lucano è stato un anno di svolta, infatti, grazie al supporto della Regione, abbiamo compiuto in poco tempo un vero e proprio miracolo. Siamo usciti da una situazione di potenziale crisi aziendale trasformandola in un’opportunità: dal pericolo dovuto all’incremento dei costi energetici (la palude nella nostra metafora) siamo passati alla possibilità, non solo di stabilizzare tale voce di costo, ma anche di ridurne sensibilmente l’importo. Il tutto grazie ad un accordo di fornitura di energia prodotta da fonti rinnovabili, voluto dalla Regione, con ENI e Shell.

Continuando nella nostra metafora, al nostro fiume in piena corrisponde un anno non solo di progetti ma anche disignificativi progressi fotografati nel piano di risanamento e rilancio approvato dall’Assemblea dei Soci. Il documento in questione è un vero e proprio piano industriale (che, dalla data di fondazione dell’azienda, rappresenta un “unicum”nella storia di AL) basato su due perni fondamentali: la transizione ecologica e la transizione digitale. Questi due passaggi epocali procedono anche grazie alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e, in particolare, dal finanziamento di 50 milioni di euro il cui obiettivo è quello della riduzione delle perdite di acqua nelladistribuzione. Un investimento che si affianca agli 50 milioni di Euro già previsti per lo stesso scopo nel React-EU. I benefici previsti sono tanti da rendere difficoltoso elencarli tutti: la digitalizzazione delle reti di distribuzione e adduzione; un controllo efficiente delle pressioni nelle condutture; la ricerca e il controllo attivo delle perdite; la creazione di zone di pressione e distretti; la realizzazione di una rete di monitoraggio e telecontrollo completamente digitalizzata e altre conseguenze tecnicamente importanti come pompaggi ottimizzati, sistemi di supporto, modellazione idraulica eccetera. Gli investimenti sulle perdite idriche corrispondono a circa un quarto del totale dei progetti finanziati che consentiranno non solo di ottimizzare la gestione della lunga rete di condutture, ma anche di migliorare sensibilmente le performance di impianti di sollevamento, di depurazione e di potabilizzazione.

L’innovazione tecnologica riguarda anche i cittadini che, ovviamente, rimangono al centro delle nostre attività. Nell’anno appena trascorso Al Spa ha dato avvio della grande campagna di sostituzione dei contatori (alla fine di dicembre risultano installati quasi 10.000 nuovi modelli smart) per automatizzare la fase di controllo dei consumi e quella della successiva fatturazione, evitando autoletture da comunicare all’azienda o bollette basate su conguagli.Gradualmente tutte le utenze lucane saranno dotate di questi nuovi contatori.

La nostra “rivoluzione” la portiamo avanti non solo grazie al supporto del Pnrr e della Regione Basilicata, ma anche collaborando con università e con altre aziende del settore.Ad esempio, con Utilitalia, federazione che rappresenta i gestori che forniscono i servizi idrici, abbiamo stipulato il “Patto per l’Acqua” per condividere con altre aziende servizi ad elevata specializzazione e per risparmiare sui costi.

Tornando al tema della transizione ecologica, il processo di decarbonizzazione subirà una forte accelerazione grazie al già citato accordo fra la Regione e le compagnie che estraggono idrocarburi sul territorio lucano e si completerà con tutta un’altra serie di interventi che abbiamo in parte già realizzato. Si tratta di installazione di campi fotovoltaici, di sostituzione di pompe per il sollevamento che avevano consumi elevati dovuti alla vetustà delle attrezzature utilizzate. Ridurre i consumi energetici e utilizzare fonti rinnovabili non significa solo evitare la produzione di anidride carbonica, ma si traduce anche in un risparmio economico che consentirà di abbassare sensibilmente il costo delle bollette agli utenti residenti in Basilicata con Isee fino a 30.000 euro (il Bonus Idrico fortemente voluto dal Presidente Bardi).

Il fiume, però, non scorrerebbe e non scorrerà in piena senza l’imprescindibile impegno degli addetti di quella grande famiglia che è e rimarrà l’Acquedotto Lucano. Ringrazio tutti i dipendenti che giornalmente si impegnano per garantire un servizio difficile in una Regione impegnativa (si pensi all’asperità del territorio, alla ampiezza dello stesso a fronte delle poche utenze servite). Ringrazio tutti i tecnici che stanno lavorando per trasformare i progetti in fatti concreti e per condurci nel futuro del nuovo Acquedotto Lucano. Ringrazio anche chi forse si augurava che non avessimo la forza di andare avanti, il “fiume è in piena” anche perché era importante dimostrarvi che vi sbagliavate. Auguro a tutti un eccellente Anno Nuovo, così come lo auguro a tutti i nostri fornitori, ma soprattutto ai nostri utenti che sono e saranno sempre al centro delle nostre attenzioni.

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