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UN ANNO DI GOVERNO MELONI E LA STRAORDINARIA ATTENZIONE ALL’AGROALIMENTARE

L’Intervento di Aldo Mattia, deputato di Fratelli D’Italia

È stato straordinario il lavoro portato avanti in questo primo anno del Governo a sostegno dell’agroalimentare, ed il merito, oltre che indubbiamente del presidente, Giorgia Meloni, è del ministro Francesco Lollobrigida, e dei parlamentari delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato. In particolare è stata valorizzata l’eccellenza del Made in Italy agroalimentare, è stata sostenuta con forza la candidatura della cucina italiana per divenire Patrimonio immateriale dell’Unesco, e la promozione delle filiere. In poche parole il Governo ha rimesso al centro della politica l’agricoltura e il reddito degli addetti, valorizzando il ruolo degli imprenditori nell’economia e nella società a partire dalle aree interne. È stata importante l’attenzione mostrata verso il settore primario avviando le procedure di pagamento degli anticipi PAC per l’anno 2023 il cui valore complessivo ammonta a 2,4 miliardi di euro. Una cifra importante, ripartita tra circa 1,700 miliardi per i pagamenti diretti e circa 700 milioni per lo sviluppo rurale, inserendosi nella dotazione finanziaria della Politica Agricola Comune 2023-2027 già dal primo anno dalla sua implementazione. È stata fornita liquidità a 722.000 aziende con il versamento di 2,4 miliardi che arriverà entro giugno a 7 miliardi. Per la prima volta si è riusciti a pagare in anticipo le imprese. Un’operazione importantissima, vista la crisi in atto, che ha avuto l’obiettivo di sostenere il reddito degli imprenditori agricoli e rilanciare gli investimenti nel settore agricolo, permettendo al comparto di ripartire con nuova linfa, una ritrovata energia e il sostegno economico di cui necessita. Ma c’è un risultato su tutti, che mi piace ricordare il varo della legge contro l’importazione, la produzione e la commercializzazione della carne sintetica. Per questo dobbiamo ringraziare la tenacia del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che assieme al ministro della Salute Orazio Schillaci, ha lavorato a questo obiettivo. Una battaglia sostenuta dai cittadini con la raccolta di oltre 2 milioni di firme a sostegno del provvedimento, con più di 2mila comuni che hanno deliberato a favore spesso all’unanimità, tutte le Regioni di ogni colore politico ed esponenti di tutti gli schieramenti oltre a ministri e sottosegretari, parlamentari nazionali ed europei e sindaci. Tornando agli aiuti economici che il Governo Meloni ha destinato al comparto agroalimentare italiano, non si possono non ricordare le ulteriori importanti risorse del Pnrr individuate grazie al lungimirante lavoro portato avanti dai ministri Fitto e Lollobrigida. Dopo il via libera della Commissione Ue, la dotazione finanziaria destinata al comparto, infatti, passerà da 3,68 a 6,53 miliardi di euro. In particolare, è stato riconosciuto un ulteriore finanziamento di oltre 2 miliardi per i contratti di filiera agroalimentare, pesca e foreste. Si tratta di risorse utili a rendere ancora più sostenibili e competitive le imprese italiane e sostenerne la crescita e l’innovazione. A quelli del Pnrr bisogna aggiungere poi i fondi del Piano nazionale complementare – 1,2 miliardi di euro. In totale si tratta di poco meno di 8 miliardi di euro. Si tratterà ora di impiegare queste risorse in quel percorso di crescita del nostro Paese, nella tutela dell’ambiente, nella coesione sociale e nell’efficienza energetica. E sono certo che il Governo saprà vincere questa ennesima sfida

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