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LE PAGELLE DELLA GIUNTA REGIONALE DI BASILICATA

Ecco i voti

Vito Bardi 7,5

In Regione ci sono due maggioranze. Una è quella dei consiglieri e assessori. Un centrodestra spesso litigioso dove le individualità hanno spesso la meglio sul senso di appartenenza a una squadra. Poi c’è quella rappresentata dal presidente della Giunta, Vito Bardi. Uomo di spessore e anche di prestigio, al netto di qualsivoglia valutazione di parte. Continuiamo a pensare che sia lui il vero valore aggiunto della coalizione che 5 anni fa, riuscì nell’impresa (che fino a qualche anno anche solo pensarlo sarebbe stato folle) di sconfiggere l’armata del centrosinistra meglio conosciuta come ‘Partito Regione’. Non è sua la responsabilità di un Consiglio regionale spesso litigioso e poco determinato a procedere velocemente. E’ in attesa dell’ufficializzazione della sua riconferma a candidato presidente del centrodestra che soprattutto negli ultimi due anni si è ampiamente meritato. Intanto che da Roma chiudano tutte le partite e gli incastri tra partiti lui ha già lanciato la volata con l’associazione ‘La Vera Basilicata  per Bardi presidente” che è un valore aggiunto a Forza Italia con l’adesione di numerose personalità lucane e soprattutto con quella di due consiglieri regionali uscenti: Vincenzo Baldassarre e soprattutto Gino Giorgetti che 5 anni fa era nelle liste che competevano contro Bardi stesso. In più non va dimenticato il Bonus gas che è entrato nelle case dei lucani più di qualsiasi slogan e quello che dovrebbe essere realtà breve e cioè il Bonus acqua che potrebbe rappresentare un altro tassello per la sua riconferma da presidente.

 

 

Michele Casino 5

Michele Casino, già parlamentare della provincia di Matera nella compagine di Forza Italia nella scorsa legislatura è stato nominato assessore alle Attività produttive lo scorso 19 maggio dopo una serie di fibrillazioni interne alla maggioranza. Con la sua nomina praticamente Bardi ha riassettato gli equilibri nell’esecutivo dopo le doppie dimissioni da assessore e consigliere di Franco Cupparo. Casino però non è andato all’Agricoltura ma c’è stata una sorta di staffetta con Galella che è andato al settore primario mentre Casino si è accomodato al non facile assessorato del lavoro, della formazione e di tutto il settore produttivo lucano. Il neo assessore si è calato nella parte poco, vivendo il ruolo piuttosto come compensazione per l’essere stato trombato al Parlamento. Fortunato ad avere il 5 in pagella perché consideriamo anche il poco tempo che ha avuto, altrimenti il voto sarebbe stato anche più basso.

 

Francesco Fanelli 7

Praticamente l’higlander della Giunta Bardi: è stato assessore e vice presidente dall’inizio ed è facile prevedere che lo sarà fino all’ultimo giorno della legislatura regionale. Non fosse della Lega, dove a contendergli le ambizioni di candidatura alla presidenza c’è anche l’ex senatore Pasquale Pepe, sarebbe l’unico possibile competitor al Bardi bis. Il tema vero è che Fanelli ha la delega più delicata. In tutti i sensi. Quella alla Sanità che è il vero campo di battaglia politico. Superata la pandemia che consentiva ora c’è da programmare. lungimirante la scelta sotto questo profilo della guida del Dipartimento affidata a mani sagge ed esperte come quelle di un tecnico di altissimo profilo come Massimo Mancini. Un 7 strameritato!

 

 

Alessandro Galella 5

Dalle attività produttive all’Agricoltura senza cambiare approccio e modalità operativa: più che sulle questioni comunica. Dando la parvenza di aver fatto ben più di quanto in effetti svolto. Senza mai dare risposte vere ai problemi che attanagliano il settore primario. Ovviamente anche lui non è immune a una campagna elettorale partita in esagerato anticipo con voci molti insistenti che lo vedono a giorni alterni come possibile candidato sindaco di Potenza al posto dell’uscente Mario Guarente, che detto per inciso, nelle ultime settimane non ha dato segnali di voler ‘essere pensionato’. Anzi. La questione così come per la Regione è tutta una partita intestina tra Fratelli d’Italia, di cui Galella è tra gli alfieri della prima ora, la Lega di cui Guarente fa parte e Forza Italia che però puntando sulla riconferma di Bardi a via Anzio non è della partita se non per qualche operazione di ‘disturbo’. Per quello che riguarda l’attività istituzionale il comparto agricolo viv difficoltà economiche che il suo assessorato non ha mai davvero affrontato. Un 5 di stima perché si vende meglio di ciò che fa.

 

Cosimo Latronico 6,5

Si è calato nel ruolo ed è il vero alter ego istituzionale di Bardi così come il vero ‘fantasista’ di cui il governatore può disporre nella sua squadra. Tanto che se non fosse Bardi il candidato presidente e dovesse prevalere una scelta interna, probabilmente sarebbe lui a giocarsi la partita. Per il resto è noto che Dipartimento Ambiente ed Energia rappresenti uno dei settori più delicati e potenzialmente più ‘produttivi’ della Basilicata per la presenza nel sottosuolo di quell’enorme opportunità (ma spesso anche problema) rappresentata dal petrolio e dal gas senza contare la delicata questione dell’eolico e in prospettiva dell’idrogeno. Aver portato a casa, insieme a Bardi, il Bonus gas è un successo. C’è anche del suo sul bonus acqua. Sufficienza più che abbondante meritata.

 

Dina Sileo 6,5

In Giunta all’improvviso e quasi per caso (e fortuna che non guasta). E’ stata nominata assessore prendendo il posto di Donatella Merra (il cui giudizio è tra i consiglieri regionale ndc) gli ultimi giorni di ottobre. E ha dimostrato subito il suo piglio decisionista e pragmatico. un 6,5 per quello che ha fatto vedere all’inizio, altrimenti avrebbe meritato anche di più: praticamente tra firme e ‘trasloco’ si è insediata qualche settimana fa in un settore variegato e storicamente complesso e carente come quello delle Infrastrutture e viabilità lucana. Il carattere non le manca come la sua ‘esperienza’ come unica donna in Consiglio regionale per quasi 5 anni ha dimostrato. Avesse avuto il tempo siamo quasi certi che avrebbe aggredito le questioni. Farà quel può considerato che il tempo ancora a disposizione (dipende tutto dalle decisioni di Bardi sulla data del voto) si conterà in settimane e non i mesi. Entra in giunta anche dopo essere stata pregata da Salvini,  ha comunque di che essere orgogliosa. Vedremo se la scelta sarà appagante in termini elettorali.

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