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GUARENTE, CARNEVALE ANTICIPATO

Maggioranza in ferie, il sindaco non trova i suoi in Aula: il Consiglio comunale salta

Senso di responsabilità. Spesso durante i Consigli comunali di Potenza, e chi segue in diretta streaming lo sa bene, si sente qualcuno, non importa se siede tra i banchi della maggioranza o tra quelli dell’opposizione, che si appella al senso di responsabilità degli altri consiglieri. Ecco, questo senso di responsabilità verso i cittadini ieri in Consiglio comunale è mancato. Non è la prima volta che succede e molto probabilmente non sarà nemmeno l’ultima. La Seduta consiliare ieri non è proprio iniziata, in barba ai 68 punti calendarizzati all’Ordine del giorno che dovevavo essere discussi, in barba alla rati- fica della variazione di bilancio, in barba ad un’intera comunità che attende provvedimenti che migliorino la vivibilità di una città abbandonata troppo spesso a sè stessa. Alle ore 9 e 30 i consiglieri di maggioranza presenti in Aula erano 15 con il sindaco Mario Guarente arrivato ma subito defilato pare per impegni “improrogabili” con il corpo di Polizia Locale. Troppo pochi per aprire i lavori. Alle 9 e 45 il consigliere di opposizione Falotico chiede la verifica del nu- mero legale in modo da iniziare finalmente. I consiglieri di opposizione presenti, decidono di allontanarsi dall’Aula per rimarcare “la mancanza di senso di responsabilità” di una maggioranza un po’ troppo spesso assente. È la maggioranza che deve garantire i numeri per procedere con lo svolgimento del Consiglio comunale, è la maggioranza che deve essere presente in Aula per ap- provare i provvedimenti che la sua stessa Giunta sottopone al vaglio. Se la maggioranza non ha i numeri per governare, allora dovrebbe, “con senso di responsabilità”, dimettersi e dare la parola ai cittadini e questo anche se mancano soltanto 6 mesi alla fine della consiliatura. Quella di Potenza è stata una maggioranza ballerina e litigiosa, come più volte abbiamo raccontato da queste colonne, che spesso ha anteposto le beghe di partito al bene della città e, in passato, ha fatto delle “assenze strategiche” il suo cavallo di battaglia. Il malcontento sembra proprio non voler abbandonare la maggioranza che sostiene il sindaco leghista Mario Guarente, anche se nonostante le frizioni interne e le scaramucce, quando si è trattato di approvare i provvedimenti legati al bilancio la compagine che amministra il capoluogo si è sempre dimostrata coesa. Tra gli argomenti da discutere, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) che andava approvato necessariamente entro oggi. Un piano che avrebbe provato a migliorare la mobilità della città, e a superare tutte le criticità che quotidianamente i potentini segnalano. Un’occasione sprecata per dare finalmente un impronta green al capoluogo di regione. Sarà ora compito di Guarente & Co. Trovare il modo di approvare ugualmente il documento. Il consiglio comunale, ieri avrebbe dovuto discutere anche un ordine del giorno urgente, presentato dal consigliere Falotico ed al- tri sul “Finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale ed agli interventi per garantire un adeguato livello di eroga- zione delle prestazioni”. È quantomeno doveroso che un’ Assise come quella di Potenza, che in qualità di capoluogo offre un insieme di servizi in ambito sanitario, si esprima sull’argomento. Dopo questa ennesima débâcle, Guarente correrà quasi sicuramente ai ripari convocando un nuovo consiglio comunale nei prossimi giorni, che si spera sia maggiormente partecipato.

Rosamaria Mollica

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