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“È LA GUERRA, È IL TERRORISMO”

Civili inermi sono oggetto di bombardamenti e spari. E questo è avvenuto persino all’interno del complesso parrocchiale della Santa Famiglia, dove non ci sono terroristi, ma famiglie, bambini, persone malate e con disabilità, suore. Una mamma e sua figlia, la signora Nahida Khalil Anton e la figlia Samar Kamal Anton, sono state uccise e altre persone ferite dai tiratori scelti, mentre andavano in bagno…

PAPA FRANCESCO 87 anni 

October 7, 2023, Gaza, Gaza Strip: Destruction of the Palestine Tower in Al-Rimal neighborhood in the central Gaza Strip.
Photo © Saher Alghorra/Avalon/Sintesi

Il Papa: a Gaza uccisi civili inermi, “è la guerra, è il terrorismo”

https://youtu.be/BlzoWBOQ51s

All’indomani della sparatoria dell’esercito israeliano all’uscita della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza City, Francesco torna a pregare per la pace in questa terra martoriata e pronuncia il nome delle vittime sorprese dal fatale attacco avvenuto
“dove non ci sono terroristi, ma famiglie, bambini, persone malate e con disabilità, suore. Una mamma e sua figlia sono state uccise”

Antonella Palermo – Città del Vaticano

“Qualcuno dice: “È il terrorismo, è la guerra”. Sì, è la guerra, è il terrorismo. Per questo la Scrittura afferma che “Dio fa cessare le guerre… rompe gli archi e spezza le lance” (cfr Sal 46,9). Preghiamo il Signore per la pace”

Francesco non dimenticha i fratelli e le sorelle che soffrono per la guerra,

“in Ucraina, in Palestina e Israele e nelle altre zone di conflitto”

Dopo la preghiera dell’Angelus a piazza San Pietro, in prossimità del Natale, ha chiesto che si rafforzi

“l’impegno per aprire strade di pace”

E nuovamente lancia un appello per quanto accade in Tessa santa, all’indomani dell’attacco israeliano alla parrocchia latina della Sacra Famiglia a Gaza City che ha causato la morte di due donne, madre e figlia: Naheda e Samar. 

Il dolore per la morte di civili

Il Pontefice segue con apprensione il tragico evolversi del conflitto in Medio Oriente: “Continuo a ricevere da Gaza notizie molto gravi e dolorose“, afferma.

Civili inermi sono oggetto di bombardamenti e spari. E questo è avvenuto persino all’interno del complesso parrocchiale della Santa Famiglia, dove non ci sono terroristi, ma famiglie, bambini, persone malate e con disabilità, suore. Una mamma e sua figlia, la signora Nahida Khalil Anton e la figlia Samar Kamal Anton, sono state uccise e altre persone ferite dai tiratori scelti, mentre andavano in bagno… È stata danneggiata la casa delle Suore di Madre Teresa, colpito il loro generatore. Qualcuno dice: “È il terrorismo, è la guerra”. Sì, è la guerra, è il terrorismo. Per questo la Scrittura afferma che “Dio fa cessare le guerre … rompe gli archi e spezza le lance” (cfr Sal 46,9). Preghiamo il Signore per la pace.

Pregare per i bambini che vivranno un Natale difficile

Poi, nei salutare i pellegrini presenti in piazza, Papa Francesco ha benedetto i “Bambinelli”, come fa di consueto in questa circostanza. Ha inviato i suoi auguri estendendo alle famiglie e ha chiesto una preghiera particolare tenendo conto proprio degli scenari di guerra privati del calore della fratellenza:

Vi chiedo di pregare davanti al presepio per i bambini che vivranno un Natale difficile, nei luoghi di guerra, nei campi-profughi, in situazioni di grande miseria. 

L’Oms: l’ospedale Al-Shifa è in un bagno di sangue

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha fatto sapere di aver partecipato a una missione congiunta delle Nazioni Unite per portare forniture sanitarie e valutare la situazione all’ospedale Al-Shifa di Gaza. Il team ha consegnato medicinali e forniture chirurgiche, attrezzature per chirurgia ortopedica, materiali e farmaci per l’anestesia all’ospedale, che “attualmente è minimamente funzionante”, ha affermato l’Oms, citato dal quotidiano Haaretz. Il pronto soccorso dell’ospedale al-Shifa, il più grande nel nord di Gaza, è “un bagno di sangue” e la struttura “ha bisogno di rianimazione”, ha avvertito l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’Oms, citata dal Guardian, ha affermato che “decine di migliaia di sfollati stanno utilizzando l’edificio e i terreni dell’ospedale per ripararsi” e che c’è “una grave carenza” di acqua potabile e cibo. Le sale operatorie non funzionano a causa della mancanza di carburante, ossigeno e altre forniture, ha affermato l’organizzazione che parla di “centinaia di feriti’.

Naheda e sua figlia Samar, le due vittime nella parrocchia latina di Gaza

#sapevatelo2923

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