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OMICIDIO PUCILLO, CONTESTATA LA PREMEDITAZIONE IL GIP NEGA AD ERRICO IL GIUDIZIO ABBREVIATO

Rigettata anche la richiesta di giustizia riparativa: il rancore del reo confesso «sopravvissuto» alla morte della vittima

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza, Ida Iura, ha respinto la richiesta di giudizio abbreviato nei confronti di Giovanni Battista Errico, difeso dagli avvocati Gaetano Aufiero e Pasqualina Benedetta, reo confesso dell’omicidio del medico di Pescopagano, Lorenzo Pucillo. Il medico sociale del Picerno Calcio, Pucillo, fu ucciso lo scorso 21 marzo in contrada Cucumiello a Pescopagano. Il suo corpo fu ritrovato nella vegetazione di un terreno dove allevava mucche podoliche, in un contesto caratterizzato da liti di vicinato con Errico. A Errico contestate due aggravanti: la premeditazione e i futili motivi. Il Gip ha rimarcato come per i delitti puniti con l’ergastolo non sia prevista la possibilità di accedere a riti alternativi. Respinta la richiesta di giudizio abbreviato che, qualora accolta, avrebbe garantito all’imputato la riduzione di un terzo del- la pena. Quanto alla richiesta di giustizia ripartiva, cui le difese delle persone offese (rappresentate dall’avvocato Pietro Pesacane) non hanno comunque aderito, per il Gip la confessione resa da Errico, già individuato come possibile responsabile dell’omicidio, non è di per sé idonea a fondare un giudizio di utilità dello svolgimento di un programma ripartivo. Non solo. Per il Gip, l’utilità del percorso sollecita- to «è sconsigliata» anche dal contenuto delle intercettazioni ambientale citate dall’accusa, avendo Errico «dimostrato» l’esistenza di un rancore così profondo verso Pucillo, da essere «sopravvissuto» alla morte della vittima. In conclusione, inammissibile la richiesta di giudizio abbreviato e rigettata la richiesta di giustizia ripartiva. Giudizio immediato, con udienza il prossimo 13 febbraio.

Ferdinando Moliterni

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