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REGIONE, CIA-AGRICOLTORI SUL FUTURO DEL SETTORE

Obiettivi: manutenzione territorio, ottimizzare strutture viarie e irrigue, favorire sistema copertura assicurativo

La delegazione della Cia Basilicata, dando continuità alle azioni messe in campo dopo l’assemblea regionale del 6 settembre scorso, sottolinea la necessità di riprendere e riproporre le indicazioni fornite anche a livello di singole Regioni, a partire dalla Basilicata e ancor più nelle Regioni del sud.

Proprio il Mezzogiorno è il territorio nel quale l’agricoltura può fornire il suo contributo plurimo partendo dalla redditività e dalla occupazione. Di qui l’esigenza di garantire la manutenzione del territorio, ottimizzare le strutture sia viarie che irrigue, favorire un sistema di copertura assicurativo oggi ai minimi termini (solo il 20% delle aziende assicurate si trovano nelle regioni del sud Italia). Inoltre, la proposta particolarmente avvertita nella nostra Regione in materia di contrasto ai cinghiali. Particolare attenzione è stata dedicata alla “questione aree interne”. Secondo Cia, per contrastare l’abbandono e il depauperamento dei territori marginali, serve una programmazione organica, con obiettivi definiti e monitoraggio costante, per le infrastrutture sia fisiche che digitali.

Bisogna, quindi, definire una legge quadro per valorizzare e incentivare la dimensione familiare dell’attività agricola nelle zone rurali e finalizzare una normativa nazionale per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile. Indispensabili strumenti più flessibili e moderni per fare incontrare domanda e offerta di lavoro, oltre a una revisione della legge quadro sull’agricoltura sociale per il completo riallineamento tra le regioni. Infine, è strategico rilanciare il legame tra agricoltura e attività economiche locali, prima tra tutte il turismo, con nuovi fondi dedicati agli agriturismi e ai progetti sulle Comunità del cibo.

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