AttualitàBasilicataBlog

ITALTRACTOR, PER I SINDACATI «NESSUN ESUBERO, SOLO UN’AZIONE PER AUMENTARE I PROFITTI»

Le sigle Fim, Fiom e Uilm: «Gli esuberi dichiarati, per quanto ci riguardano, rientrano in una manovra finanziario-industriale dell’azienda»

Si sono tenute, nella giornata di lunedì, le assemblee con i lavoratori Italtractor, indette da Fim Fiom e Uilm, per discutere dell’esito dell’ultimo coordinamento nazionale svoltosi a Roma lo scorso giorno 15 novembre con l’AD in cui è stato illustrato un piano industriale di tutto il gruppo con investimenti “condizionati” dalla dichiarazione di un esubero occupazionale di 60 lavoratori nel sito di Potenza. «Questa dichiarazione è stata immediatamente rigettata da tutto il coordinamento nazionale in quanto ingiustificabile a fronte anche dell’aumento dei ricavi che in due anni sono cresciuti di oltre il 40%» hanno affermato le segreterie Fim, Uilm e Fiom. «Gli esuberi dichiarati, per quanto ci riguarda, rientrano “semplicemente” in un’azione finanziaria/ industriale che ha come fine quello di aumentare i profitti aziendali, riducendo i costi, aumentando i carichi di lavoro, peggiorando, dunque, le condizioni di salute e sicurezza. Il tutto si traduce nella riduzione occupazionale e semmai nell’ottica presente e futura di incremento di attività svolte all’esterno degli stabilimenti italiani, dove il costo del lavoro è inferiore» hanno continuato. «Tutto il coordinamento nazionale chiede invece ad Itm di cambiare passo perché la strada intrapresa dall’azienda, va esattamente nella direzione opposta, non siamo disposti a percorrere discussioni di esuberi. – hanno dichiarato le organizzazioni sindacali – Siamo disponibili ad affrontare ogni problematica ma attraverso strumenti “ordinari” che garantiscano ai lavoratori un presente ed un futuro. I lavoratori hanno da sempre contribuito con la loro competenza e con il loro senso di responsabilità a garantire una sostenibilità aziendale che pertanto va riconosciuta». «Non consentiremo che si “svuoti” lo stabilimento di Potenza a fronte di esternalizzazioni in luoghi dove il costo del lavoro è inferiore, non è la nostra strada. – hanno spiegato – È necessario investire, innovare ed utilizzare ogni strumento nazionale e regionale che possa sostenere il futuro di Itm e non incamminarsi nella logica di tagliare l’occupazione e dunque il numero dei lavoratori che hanno consentito ad ITM, in tutti questi anni, di incrementare la propria redditività. Bisogna investire nella formazione e nella ricerca, soprattutto in una fase come questa dove le trasformazioni in atto devono prevedere opportunità di lavoro per l’industria nel nostro paese e nella nostra regione. «L’annuncio di 60 esuberi di lavoratori, a cui corrispondono 60 famiglie, ha fatto reagire tutto il coordinamento definendo per tutti i siti nazionali di Italtractor un pacchetto di 16 ore di sciopero, che verrà articolato all’interno degli stabilimenti dalla Rsu con l’assoluta necessità di proclamare 8 ore di sciopero nella giornata del prossimo incontro. – hanno continuato Fim, Fiom e Uilm – Durante le assemblee è emersa la preoccupazione ma anche l’indignazione per la spregiudicatezza dell’azienda nel dichiarare l’esubero e nel voler procedere in tempi celeri, entro fine anno, alla risoluzione del “problema” occupazionale». Fim Fiom Uilm, unitamente alla Rsu e ai lavoratori, chiedono ad Itm «di sedersi ad un tavolo di confronto “senza pregiudiziali” ed insieme al sindacato affrontare la situazione affinché i lavoratori possano lavorare in condizioni serene e soprattutto nella costruzione del futuro di Itm in Italia». «Non ci fermeremo, continueremo la lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro e del salario mettendo al centro il lavoro e i lavoratori» hanno concluso le segreterie di Fim, Fiom e Uilm.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti