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IL GOV DEFENESTRA MERRA

Prossimo passo sostituire l’anti Lollobrigida Musacchio del Consorzio di Bonifica che ha tradito la garanzia di Quarto. Giunta regionale, al suo posto un’altra donna che viene dalla Lega e apra all’area moderata

Il tempo non è una variabile indipendente in politica. Ogni minuto che passa il centrodestra rischia di perdere il vantaggio che ha sul centrosinistra. La sinistra ha sciolto la riserva, pur spaccato il Partito Democratico ha deciso di supportare la scelta di Chiorazzo. Giovanni Leggieri dei 5 stelle lo sta seguendo a ruota. La campagna acquisti è appena iniziata. La partita si vince convincendo gli indecisi, i non schierati, gli indipendenti. Ogni minuto che passa è sempre più forte il rischio che gli indecisi vadano con Chiorazzo.

MERRA CON UN PIEDE DALL’ALTRO LATO

La conferma del pericolo di questa diaspora, arriva dalle intemperanze che hanno portato giustamente Bardi a cacciare l’assessore Merra. Hanno un po’ fatto sorridere le uscite dopo 4 anni e mezzo e a 6 mesi dalle elezioni. Un po’ tardino… La Merra ha confermato che l’allontanamento da Zullino non è stato poi così sostanziale. Anche perché i beni in- formati raccontano di una Merra che alle politiche, candidata, a Lavello al Senato pare abbia fatto votare Pittella. Stessa cosa dicasi per Zullino. D’altro canto il ragionamento con l’altro lato è sfuggito solo ai non addetti ai lavori più distratti. Quando Fratelli d’Italia, con Forza italia e gli altri alleati ha candidato a Sindaco un proprio uomo, la Merra con il resto dei dissidenti, ha votato l’uomo di Liseno, amico di De Filippo e vicinissimo quest’ultimo a Chiorazzo. Sembra che se non do- vessero definirsi rapidamente le questioni nel centrodestra, anche Vizziello e Zullino quindi andranno a sinistra.

LEGGIERI CON CHIORAZZO

Mentre i cinque stelle riflettono, Giovanni Leggieri già ha dichiarato il suo personale sostegno a Chiorazzo. Tra tutti i cinque stelle Leggieri è stato il più governativo in questa legislatura, il più coccolato dalla maggioranza. Ora è pronto a dare il suo sostegno a Chiorazzo. Ecco perché questo stillicidio non fa male a Bardi, ma all’intero cdx che così si rischia di arrivare spompato all’appuntamento al voto.

MUSACCHIO E LA CAMPAGNA STAMPA CONTRO LOLLOBRIGIDA

Dalle colonne del giornale tifoso di Chiorazzo, intanto, prosegue la polemica contro l’opera del Ministro Lollobrigida sulla operazione Acqua del Sud Spa. Non è un segreto per nessuno che certa stampa è il vero house organ della candidatura di Chiorazzo. Parimenti non è un segreto per nessuno che uno dei più preoccupati della svolta in tema di gestione idrica sia proprio Musacchio, considerata la sua cattiva gestione del- la risorsa idrica al Consorzio di Bonifica. Musacchio, legato a doppio filo con la proprietà del giornale di cui segue alcuni importantissimi affari, pare in queste ore, oltre a dialogare con l’amico Pitella e con la prima cerchia di Speranza, sia anche impegnato su altri fronti per indebolire i competitor. Argomento questo su cui torneremo più avanti. Resta pazzesco che, stante queste condizioni, Musacchio, suggeritore di molti articoli, sia stato conservato al suo posto in cinque anni di centrodestra per motivi che politicamente appaiono inspiegabili. E di cui il protettore e garante politico Quarto pure dovrà rispondere.

CAMBIARE PAGINA

Se Bardi vuole puntare alla riconferma e se il centrodestra vuole vincere, è necessario immediatamente cambia- re pagina. Bene mandare via la Merra e mettere al suo posto una donna che apra alla area moderata anche in funzione del necessario allargamento e che tenga dentro un fedelissimo come Aliandro. Per completare il quadro va subito sostituito lo scaduto Musacchio. La politica non ammette neutralità né doppi giochi. È arrivato il momento di chiarire le posizioni e di dare un segno tangibile di cambiamento definitivo. Sarebbe veramente surreale se un amministratore in carica nel quinquennio del centrodestra fosse candidato con il centrosinistra o ne fosse un supporter.

FATE PRESTO

Se questo è necessario che venga fatto dal territorio, altro va preteso da Roma. Il tavolo che decide de- ve farlo in fretta. Capiamo le logiche della politica, le quattro regioni da bilanciare tra i partiti, il caso Sardegna che va di pari passo con quello lucano ma non si può aspettare in eterno. È arrivato il tempo di decidere e di agire. Noi crediamo che Bardi sia il migliore candidato possibile per la coalizione. Decidano a Roma quello che devono decidere e Bardi pretenda chiarezza. Il centrodestra e il cambiamento non possono aspettare oltre perché dall’altro lato inizia a creare entusiasmi che erano sopiti.

Di Massimo Dellapenna

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