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TELEFONIA MOBILE, ALTEZZA ANTENNA: IL COMUNE PUNTA SU BELLEZZA PAESAGGIO MA PERDE LA CAUSA

Picerno, vince la Telecom: sarà di 28 metri

Facile vittoria della Infrastrutture Wireless Italiane (Inwit) SpA, società che produce e in- stalla tralicci per conto dei gestori del servizio di telefonia mobile, e dalla Telecom Italia SpA contro il Comune di Picerno: oggetto della contesa, l’altezza del palo metallico porta antenne e parabole da installare in contrada Zampino, così come commissionato da Tim e Vodafone. Per Telecom e Inwit, 28 metri, per il Comune di Picerno no, molto di meno e meno della metà. L’Ente comunale nel giugno scorso respinse l’istanza delle due SpA volta ad ottenere l’autorizzazione a procedere sostenendo che l’altezza del palo doveva essere ridotta a dimensione analoghe a quelle esistenti nei paraggi, «circa 10 metri», poiché un porta antenne e parabole alto 28 metro «deturpa il profilo del pendio naturale e paesaggistico», nonché «lo skyline del centro abitato ed in particolare urbano». Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Basilicata ha dato torto al Comune. Tra le contestazioni della Inwit SpA, quella per cui la collocazione del palo di 28 metri è a notevole distanza dal centro abitato di Picerno, «il cui panorama non comprende bellezze paesaggistiche di particolare rilievo». In più, motivazione tecnica, la riduzione a 10 metri, come richiesta dal Comune, impedirebbe la diffusione e la capillarità del servizio di telefonia mobile. Da precisare che la Regione Basilicata aveva già concesso l’autorizzazione relativa al vincolo idrogeologico. Per questi ed altri motivi, ricorso accolto: il palo metallico porta antenne e parabole, può essere alto 28 metri.

Ferdinando Moliterni

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