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DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, ANCHE TRAMUTOLA NON CI STA

Amministrazione e genitori uniti per scongiurare il pericolo. Il presidente della Provincia di Potenza Giordano: «No al colpo di grazia»

Le aree interne sono da anni vittime di un costante e drammatico spopolamento e disolamento, dettati da mezzi di trasporto e collegamenti frammentati e servizi fatiscenti. Zone spesso costrette a subire leggi e imposizioni dall’alto che, sulla logica di numeri che devono quadrare, impongono norme il quale rispetto causa, ancora una volta, l’inasprirsi di problemi già esistenti. Lo sa bene chi ci vive, costretto, anni fa, a rinunciare al punto nascite del nosocomio di Villa d’Agri (spostando il focus sulla Val d’Agri) perché non rientrante nei numeri di nascite a garanzia del suo funzionamento. Come se i servizi, pagati dai cittadini, fossero prerogativa esclusiva solo dei centri urbani e non diritto incontro vertibile anche di realtà più piccole. Desta dunque attenzione e preoccupazione, per la valenza pedagogica dell’eventuale applicazione normativa, la Legge di bilancio 2024 che mina le “scuole sotto soglia” di ogni ordine e grado. In Basilicata, pluralità realtà fortemente preoccupate per l’applicazione del Decreto interministeriale del giugno scorso che taglia le scuole della Basilicata con la riduzione da 110 istituzioni a 84, in relazione al coefficiente che ne prevede il limite massimo. A ri- schiare un ridimensionamento e la perdita della Dirigenza, a Tramutola, sarebbe proprio l’istituto scolastico L. Da Vinci, di pochi numeri al di sotto della soglia minima prevista dalla normativa. Un grave danno per la comunità, l’istituto, che per il futuro prevede un trend al rialzo, rischierebbe così la perdita di ogni autonoma capacità gestionale. Amministrazione e cittadini non ci stanno e si sono attivati al fine di scongiurare e contrastare questo scenario. Tra le soluzioni approvate in Consiglio comunale la verticalizzazione è la strada scelta congiuntamente, volta a costituire un Istituto omnicomprensivo, con circa 552 alunni, composto dalla scuola materna, primaria e secondaria di Tramutola, da quella di Grumento Nova e Montemurro ed includendo anche la sede distaccata dell’istituto Petruccelli Parisisita proprio nel comune. «La scuola – spiega il sindaco Luigi Marotta – resta il primo presidio di una realtà locale. La verticalizzazione, oltre a consentire il permanere dell’autonomia scolastica, consente un colloquio costante e proficuo con le rappresentanze istituzionali, rendendo più forte il tessuto connettivo. Questa scelta è stata già sperimentata in comuni vicini portando ad una maggiore attrattività degli istituti omni comprensivi, con un aumento di numeri di iscritti, per le politiche di programmazione e di interlocuzione con gli stakeholders locali e non». La proposta, votata all’unanimità in Consiglio comunale, è stata inoltrata alle Istituzioni competenti. Così facendo si eviterebbe la perdita della dirigenza, con un numero di alunni iscritti superiore ai 550. L’amministrazione inoltre conta su una serie di strategie messe in campo per rendere attrattiva la formazione scolastica degli istituti in questione. La stessa ha in essere una interlocuzione con la regione Basilicata per costituire in collaborazione con Aidam (Associazione italiana automazione meccatronica) un distretto sulla meccatronica e sulle nuove tecnologie per dare opportunità occupazionali ai giovani diplomati e laureati dell’area nel settore di industria 4.0. A questo si aggiunge la volontà di richiedere la realizzazione di corsi serali ,sia per la scuola dell’obbligo che per l’istituto professionale, tante le richieste pervenute. Non ultimo genitori e cittadini, affiancandosi quindi alla linea dell’amministrazione, alle autorità competenti scrivono: «La perdita degli Uffici di Segreteria, a seguito di accorpamento dell’Istituto ad altro Istituto scolastico, comporterebbe un inevitabile disagio per l’utenza della scuola, ma soprattutto un graduale impoverimento del servizio scolastico. Questa decisione è stata assunta nonostante l’offerta didattica di qualità che caratterizza l’Istituto e il ruolo strategico che la Scuola assume. La scuola di Tramutola rappresenta un insieme di valori socio-culturali ed educativi vitali per il paese stesso da oltre 60 anni e vogliamo che continui ad essere così. Chiediamo – concludono nella missiva – di considerare attentamente le conseguenze negative che questa decisione potrebbe comportare per la comunità locale». Per il presidente della Provincia di Potenza, Giordano, la Regione deve assumere «una posizione nettamente contraria e decisa all’epilogo che si potrebbe avere con l’applicazione delle norme guida volte a stabilire che le scuole vengano dimensionate con il coefficiente di 900 studenti». «Noi invece – ha concluso Giordano – sosteniamo che il dimensionamento deve prevedere scuole con almeno 600 studenti ridotti a 400 per i comuni montani senza alcuna limitazione delle dirigenze. Non saremo noi a dare il colpo di grazia al sistema scolastico lucano.

Di Anna Tammariello

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