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«GUARENTE INDIFENDIBILE, GLI ALLEATI CONCORDANO»

Potenza l’appello di Celi (Verde è Popolare): «non c’è più maggioranza, così meglio votare». Smaldone su Cannizzaro e Galgano a “Oltre il giardino”: «Prese le distanze dal suo fallimento»

Manca una visione di città, manca un’idea per rilanciare Potenza. Questo è ciò che si evince dalla puntata di “Oltre il giardino” andata in onda su Cronache Tv canale 68 del digitale terrestre che ha visto un confronto tra i capigruppo di maggioranza Carmen Galgano di Fratelli d’Italia e Francesco Cannizzaro di Noi con l’Italia e la capogruppo di opposizione Angela Blasi di Insieme per Bianca. Una puntata che continua a far discutere e ad animare il dibattito cittadino per via delle dure affermazioni rilasciate dagli alleati del sindaco Guarente. A commentare a Cronache il consigliere comunale di opposizione Pierluigi Smaldone, per il quale «le affermazioni di autorevoli esponenti della maggioranza quali Carmen Galgano e Francesco Cannizzaro sul fatto che non ci sia una visione della città e che quindi la Giunta e il sindaco Guarente abbiano, in concreto, fallito è molto grave politicamente parlando». «Cannizzaro e Galgano sono i capigruppo di partiti che hanno un ruolo importante nella compagine di governo cittadino. Sono le stesse persone, insieme a tutto il resto dei consiglieri che compongono la maggioranza che per oltre 4 anni, hanno votato, fatto eleggere e poi sostenuto, votando ogni provvedimento, questa Giunta. Ecco perchè le affermazioni rilasciate sono molto importanti» ha continuato Smaldone. «Bisognerebbe però tenere presente anche un altro dato. In questa situazione ci dovrebbe essere anche un’assunzione di corresponsabilità da parte di questi gruppi consiliari. Mario Guarente può anche non essere stato il miglior sindaco della città però l’impulso all’azione di governo è stato dato da tutti i partiti di maggioranza e quindi da tutte le persone che sostengono questa Amministrazione tra cui i consiglieri Galgano e Cannizzaro. È un’ammissione di responsabilità complessiva che non è soltanto un attacco a Guarente ma è un attacco a tutta la coalizione. Hanno sempre votato tutti i provvedimenti, non hanno mai fatto venir meno il sostegno dunque è anche responsabilità loro se le cose non sono andate come sarebbero dovute andare». Smaldone poi avanza anche un’altra ipotesi: «Oppure dobbiamo pensare che è stato un modo per prendere, definitivamente, le distanze dall’operato del sindaco e quindi dal fallimento». Sulla mancata elezione della presidenza del Consiglio, Smaldone incalza: «Sottolineare l’incapacità di eleggere un presidente del Consiglio è fondamentalmente un attacco politico che proviene da un esponente della maggioranza che in passato ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio comunale. Questo evidenzia la presenza di fibrillazioni di tipo politico in maggioranza». «La presa di posizione di Cannizzaro è anche condivisibile perchè è vero che non c’è stata elezione del presidente del Consiglio per via di una mancata intesa e armonia politica all’interno della maggioranza. Non vi è mai stato accordo tra i consiglieri di maggioranza prima ancora di trovarlo con quelli di opposizione. La crisi che si è creata è una crisi che potremmo definire tardiva perché arriva dopo quasi due anni. Una crisi che trae spunto dalla consapevolezza che, chiunque si presenterà alle elezioni in continuità con questa maggioranza, partirà svantaggiato e dovrà rendere conto di tutte le mancanze. Anche gli alleati hanno compreso che l’operato del sindaco è indifendibile». Ad oggi, dopo l’appello del consigliere Cannizzaro a trovare un’intesa tra maggioranza e opposizione per eleggere finalmente l’Ufficio di Presidenza, non ci sono state interlocuzioni in tal senso. Chissà semmai ce ne saranno da qui al prossimo Consiglio comunale che vedrà nuovamente come punto all’Ordine del giorno la votazione.

Rosamaria Mollica

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