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SOPRINTENDENZA FERMA I LAVORI NEL BOSCHETTO DI VIA MARATEA

Potenza segnalazioni residenti e associazioni: la risposta

La battaglia dei residenti di via Maratea, delle associazioni, prima fra tutte il Wwf Potenza e dei singoli cittadini per fermare la distruzione del boschetto a favore dell’ennesima “colata di cemento” nel rione Verderuolo di Potenza, ha iniziato a dare i suoi frutti. È notizia delle scorse ore, la decisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata di sospendere i lavori. Una missiva firmata dalla Soprintendente Luigina Tomay è stata notificata alla Cismi srl, alla Emme Immobiliare srl, e per conoscenza al Comune di Potenza. La Soprintendenza, dopo le segnalazioni dei cittadini, pare voglia approfondire meglio la questione della casa del 1760 presente all’interno del boschetto. Un edificio rurale che pare si voglia abbattere insieme agli alberi per costruire un nuovo edificio residenziale. I residenti di via Maratea che da 53 anni cura quell’area verde hanno denunciato “la fretta” con la quale la ditta esecutrice dei lavori stesse proseguendo i lavori nonostante l’insistente pioggia. Tanto che i residenti si domandavano il perchè di tanta solerzia. Forse una coincidenza o forse no. Fatto sta che 24 ore dopo l’abbattimento dell’arco all’ingresso della struttura, arriva l’ordinanza di sospensione dei lavori. La Soprintendenza vuole effettuare le dovute verifiche tanto che avvisa: «Qualora l’edificio fosse già stato intaccato dai lavori il materiale di risulta deve essere lasciato in sito in attesa di verifiche da parte dello scrivente Ufficio». Sulla vicenda torna nuovamente a parlare anche il Wwf di Potenza che afferma: «Nonostante denunce, richieste d’intervento alle varie istituzioni, prese di posizione pubbliche della società civile e una petizione che in poche ore è stata sottoscritta da centinaia di cittadini continua la distruzione del boschetto e parzialmente non esiste più l’edifico rurale, risalente almeno al 1700, testimonianza di una storia della città di Potenza che, a quanto pare, viene “rispolverata” solo quando bisogna “farsi belli “in occasione delle feste patronali». «L’ abbattimento parziale è avvenuto nelle prime ore di martedì, quasi a voler “togliere di mezzo”, prima possibile, quello che poteva essere un inciampo ad una operazione edilizia da portare avanti nonostante tutto e tutti. – ha continuato il Wwf – Grazie però all’intervento, su sollecitazione del Wwf, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, è stato almeno scongiurato l’abbattimento totale del casale e si è intimata la conservazione anche delle parti già abbattute per verificare l’importanza storico culturale della struttura. È un primo risultato dell’impegno di cittadini e associazioni ma non definitivo». «Abbiamo già espresso nei giorni scorsi le nostre considerazioni su quella che dovrebbe essere la politica urbanistica in un a città come Potenza e torneremo a farlo. Come approfondiremo assieme ad associazioni e cittadini cosa non ha funzionato nei vari percorsi che interessano l’operazione edilizia in corso tra via Roma e via Maratea, per il momento non possiamo che constatare che la memoria collettiva, la cultura, la storia, il benessere ambientale e la salute per tutti, sono continuamente messi a rischio per gli interessi economici di pochi» ha concluso il Wwf di Potenza.

Rosamaria Mollica

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