AttualitàBasilicataBlog

FACOLTÀ DI MEDICINA, L’IPOTESI DI UN TERZO POLO UNIVERSITARIO

Oltre il giardino/2unibas, dibattito con Guarente ed Esposito

Dalla confinante Calabria si apprende che anche quest’anno l’UniCal viene inserita nel “World University Rankings 2024” la prestigiosa classifica dei migliori Atenei del mondo stilata dalla rivista inglese “Times Higher Education”che valuta la qualità della ricerca e didattica delle università. L’UniCal cresce in tutti i parametri presi in considerazione e scala la classifica mondiale passando dalla posizione 801 dello scorso anno alla 501, su un totale di ben 1904 università esaminate. A livello nazionale l’UniCal guadagna 20 posizioni e raggiunge il 27esimo posto, salendo sul terzo gradino del podio tra gli Atenei a Sud di Roma. La Basilicata non pervenuta. Le notizie dicono che alla vigilia dell’apertura di un nuovo anno accademico il «fate presto» detto a Mattarella dallo studente rappresentante Davide De Bono, è quasi lettera morta a leggere dossier e classifiche. La Cgil di Potenza ha condotto uno studio e lo ha presentato nella scorsa settimana in un’iniziativa dedicata a Potenza. Nel report emerge «il ruolo che l’Ateneo svolge non solo all’interno della città ma in tutto il contesto regionale, provando a dare una risposta ai problemi strutturali che caratterizzano il nostro sistema scolastico ed universitario, significativamente riconducibili a disuguaglianza nell’accesso, basso numero di laureati e alto tasso di emigrazione intellettuale». Intanto è tornata a farsi sentire anche la consigliera Ardsu, Barbara Verrastro, che ha lanciato la proposta su Cronache di avere tasse ridotte e accordi con le Università straniere, oltre a chiedere più personale per la sua Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Basilicata. Verrastro da poco è entrata nella segretaria regionale del Pd, il suo partito sostiene la sua proposta? Al momento parla solo lei. Ad approfondire l’annosa questione ad “Oltre il giardino” – il programma di Cronache Tv in onda sul canale 68 del digitale terrestre – ospiti di Paride Leporace sono il sindaco del Comune di Potenza Mario Guarente e il segretario della Camera del lavoro della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito.

LA CITTÀ UNIVERSITARIA CHE NON C’È

Di «intervenire ed aprire una discussione con l’Università della Basilicata» parla il segretario Esposito che illustrando a grandi linee il dossier condotto dalla Cgil di Potenza specie sulla fruizione dei Servizi e della funzionalità dell’Ateneo lucano rimarca come dal Sindacato si siano «posti il problema di come la città di Potenza potesse diventare insieme all’Unibas, una città universitaria com’è tradizione di altre città universitarie che esistono in Italia e quindi – spiega – abbiamo voluto capire le criticità che non permettono, ad oggi, di fare quel salto di qualità, da una parte, alla Città e, dall’altra, all’Università» Esposito evidenzia come «lo studio che ha coinvolto prima di tutto gli studenti per comprendere quali sono fattivamente le loro esigenze e poi abbiamo avuto rapporti con figure professionali e qualificate nell’ambito urbanistico e dei trasporti». Alla luce dei risultati emersi, il segretario della Camera del lavoro della Cgil di Potenza rimarca come sia stato «tracciato un quadro che rileva il modo particolare una difficoltà per lo studente di vivere la città perché ci sono una serie di carenze legate all’abitare, al trasporto pubblico per e verso il Polo universitario in modo particolare e alla mancata possibilità, altresì, di momenti di aggregazione e di poter usufruire di attrezzature sportive». «Quindi – enfatizza Esposito – in funzione di quello che è emerso da questo quadro abbiamo avuto la necessità di interloquire con il sindaco di Potenza». Interlocuzione che, a detta del sindaco Guarente, «ha dato degli spunti di riflessione molto importanti su cui è necessario intervenire». Chiamato direttamente in causa in studio, il primo cittadino di Potenza, ha colto l’occasione per chiarire come, sulla complessa questione dello stato dell’arte in cui verserebbe l’Università della Basilicata, si ritenga invero «un po’ più cautamente ottimista». E prende, nel concreto, l’esempio del “caro affitti”: «Girava qualche tempo fa una sorta di spot pubblicitariio: “Milano, Roma e Napoli sono molto care, vieni a studiare a Potenza” – enfatizza Guarente – ebbene, una stanza singola nella nostra città mediamente ha un costo di 250 euro, esattamente quanto la pagavo io 20 anni fa quando frequentavo l’Università Federico II di Napoli». E ancora con gli esempi: «La borsa di studio qui – prosegue Guarente – riescono ad ottenerla quasi tutti coloro che ne fanno richiesta. Abbiamo un’offerta didattica di tutto rispetto, dei professori dalla grande preparazione molto stimati e apprezzati non solo sul territorio nazionale ma anche a livello internazionale». E c’è un altro elemento che il sindaco di Potenza non sottovaluta affatto: «Preso l’Unibas è possibile avere un rapporto diretto, uno a uno. Questo non può che essere che un valore aggiunto da considerare». «Ecco – enfatizza – allora partiamo da ciò che di buono abbiamo da offrire, anzichè utilizzare una narrazione che parla sempre di ciò che non va che pure esiste e deve essere indubbiamente migliorata».

LE PROPOSTE: DAL NUOVO PIANO DEI TRASPORTI ALLA PISTA CICLABILE PER «RENDERE ATTRATTIVA LA CITTÀ»

E,se è fondamentale guardarlo “mezzo pieno” il bicchiere. ecco le idee lanciate da Guarente particolarmente pungolato dal tema “Trasporti” avendo lui stesso la delega in Comune per la gestione di tale Servizio: «Abbiamo dato mandato ad una società di Perugia -spiega – di realizzare il Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, che è un documento scientifico che per la prima volta non si basa sulle convinzioni politiche del singolo sindaco o del singolo assessore di turno che nel corso delle legislature si avvicendano. Ma si basa – sottolinea – su dati scientifici che illustrano esattamente quali sono i flussi, in che direzione si muovono e quindi permettono di tarare un trasporto pubblico sulle reali esigenze della città». Nel contempo sono state progettate altre iniziative che Guarente evidenzia: «Proprio nella zona dell’Università, verrà realizzata un’area di interscambio che avrà il compito di concentrare ancora di più i mezzi trasporto pubblico della nostra città in quell’uogo per consentire gli spostamenti verso e dall’università. E in corso – prosegue – la realizzazione di un ascensore che collegherà via Cavour al Centro storico e il finanziamento si chiamava proprio “Collegamento Università – Centro storico perché aveva lo scopo di avvicinare e unificare quella precisa area». E poi ancora, cita i progetto delle piste ciclabili distribuite lungo la città per «essere un altro attrattore che possa rendere appettibile la nostra città, a cui dobbiamo aggiungere, magari, l’impiantistica sportiva, tra cui il recupero del CUS».

UN TERZO POLO UNIVERSITARIO?

Poi l’indiscrezione: i nuovi locali della neo Facoltà di Medicina dovrebbero sorgere in un’altra aria, ben diversa da dove ad oggi è allocato il Polo Universitario di Macchia Romana. «È una notizia che è giunta al mio orecchio – afferma Guarente – e sarà mia premura predisporre quanto prima un Tavolo per affrontarne e verificarne la possibilità». Ma la prerogativa di Guarente resta una su tutte: «Ai giovani deve essere data la possibilità di poter scegliere dove andare a studiare, dopodiché dobbiamo essere noi amministratori comunali e regionali bravi a pubblicizzare ciò che di buono abbiamo da offrire».

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti